Lettori fissi

martedì 9 dicembre 2008

Mi sento strano .......

Forse i miracoli esistono ..... o forse no (a voi la risposta!).
Ora che ho ritrovato un lavoro che inizierà nei primi giorni del 2009, mi sento strano....
Penso al periodo in cui stiamo vivendo, fatto di cassa integrazione, licenziamenti ed aziende in forte crisi..... ed io riesco ad uscire dagli schemi ed invece rientro nel mondo del lavoro.
Fortuna, grandi capacità di comunicazione, curriculum "mostruoso" (non credo), Qualcuno più grande di me è intervenuto? (Forse per ognuno di noi esiste una strada già tracciata?).
Per adesso mi concentro a ritrovare quelle energie psicofisiche perse in questi mesi (l'inattività è una brutta "bestia" e rende tutto più difficile per un rientro profiquo).
Domani faccio la visita dal medico competente per avere l'idoneità fisica per lavorare e poi aspetterò che l'azienda mi comunichi il giorno del "debutto".

venerdì 5 dicembre 2008

Esiste qualcosa al di sopra di tutti noi......

Questo post è rivolto a chi ha perso il lavoro.
Sono mesi che scrivo della mia vicenda lavorativa, del fatto che perdere un lavoro a 42 anni in un momento di recessione come questo non può che portare allo scoraggiamento, a pensieri negativi.
Però, se avete letto i miei precedenti post, non mi sono mai dato per vinto perchè esiste un Dio (o chiamatelo come vi pare a seconda del vostro credo) che sa quando intervenire e se intervenire.
Se non interviene subito è perchè abbiamo bisogno di fare un percorso interiore che ci renda nuovi (è quello che mi è successo in questi mesi in cui non avevo altro da fare che stare davanti ad un video di un computer, fissarlo e intanto pensavo alla mia vita........). Ho scoperto che stavo perdendo mia moglie per colpa del lavoro (vedere uno dei post precedenti) e questo periodo di inattività mi ha permesso di riportarla a me.
Ora ho trovato lavoro..... sì è successo, non mi sono mai arreso, mi sono sempre detto "Ce la farai, forza, non ti abbattere, vedrai che ricomincerai a lavorare e forse troverai un lavoro che sarà migliore di quello di prima (ed infatti lo è!!!!)"
Non so se chiuderò questo blog per riaprirlo uno nuovo con un altro titolo, ma sicuramente scrivere mi è servito tantissimo per non impazzire in tutto questo tempo.

giovedì 4 dicembre 2008

Sono un uomo ricco....

Ieri pomeriggio ho portato mio figlio ad una festa di compleanno di una sua compagna di scuola materna.
Non vedeva l'ora di darle il regalo, così siamo arrivati per primi: il pacco regalo era grande e pesante, ma il mio "ercolino" l'ha consegnato alla sia amichetta con finto sforzo. Ha ricavato in cambio un "E' proprio bellissimo" e un bacino che l'ha fatto un po' arrossire, ma non ha fatto una piega. Subito si è avventato sulla tavola imbandita e ha preso la pizza rossa + un bicchiere in cui ha messo patatine, arachidi e altre "calorosissime" schifezze.
Quando sono arrivati gli altri bambini (e anche mia moglie), ho osservato la platea che avevo davanti: la nuova generazione urlante, scalza e piena di energia che comanderà il mondo del futuro.
Il mio "ometto" era felice, rosso sulle guanciotte per il troppo correre dietro agli altri, scatenato con i palloncini, spensierato.....
Avere un figlio e vederlo così bello, sano, felicemente immerso in un mondo che solo il turbinio di tanti compagni gli fa immaginare un momento di essere un cavaliere, in un altro momento di essere un cacciatore, ti fa capire quanto è bella la mia vita, completata da una moglie che ha le stesse mosse di mio figlio (l'ho vista mangiare pizza e farsi un bicchierino pieno di "schifezze ingrassanti").
In quel momento mi sono sentito in pace e sereno.
Nulla può intaccare la grande soddisfazione di quello che ho raggiunto in questi anni con mia moglie: la mancanza di un lavoro dovrebbe mettermi in ansia e rendere la mia vita piena di pensieri negativi, ma non riesco ad non essere felice......
La sera ho messo a letto il "leoncino" distrutto, ma con una gioia nel cuore così forte che è difficile non sentirla trasferita anche nel mio.
Esco dalla camera e vado da mia moglie con un unico pensiero: sono un uomo ricco....

martedì 2 dicembre 2008

Si avvicina il Natale.......e la patata non si cuoce

E' cominciato il mese di dicembre e la situazione con gli avvocati di parte avversa comincia ad assomigliare ad una farsa. Ieri ho parlato con i miei per avere notizie sul giorno del "giudizio" (cioè quello che porrà fine al mio legame con la mia ormai ex azienda) e mi sento dire:"Non riescono a convincere il tuo ex titolare a liquidare l'importo convenuto tra le parti (cioè tra avvocati). Ha sentito i suoi sidacati (Assindustria) e non è ancora convinto!"
Così mi trovo costretto a prolungare il mio periodo di malattia di altri 15 giorni (non voglio più mettere piede in un'azienda che mi ha tolto tutto, anche la dignità di lavoratore!) e aspettare che i miei avvocati mettano in pratica la minaccia di portare tutto davanti al giudice.
Mi sento disgustato da come sta andando questa storia! Ho voglia di ricominciare a vivere una vita normale, di andare a lavorare la mattina e tornare a casa alla sera con la consapevolezza di aver dato tutto il mio apporto fisico-mentale a qualcuno, di aver "prodotto" qualcosa.
Venerdì ho il secondo colloquio in una azienda e spero di fare una bella figura (si comincia ad andare nel pratico, con un giro nelle linee di produzione).
Ci sarei voluto andare da uomo libero da ogni legame con la mia ex azienda, ma sembra che questo non sia possibile.
Vedremo. Continuo a non darmi per vinto e la convinzione che tutto si sistemerà nel miglior modo possibile permane dentro di me: mai abbassare la giardia, mai darsi perduti (nonostante tutto sembri a sfavore dell'occupazione in questo momento storico!)

venerdì 28 novembre 2008

Se non c'è la salute.........

Me ne sto qui a guardare il telefono: squilla - mi dico - o almeno fai "ding" per farmi capire che è arrivata una sms!!!!
Sono stufo di aspettare un segno di vita dai miei avvocati (che siano ai Caraibi quelli di parte avversa?)
- Dring.... - finalmente!
E' mia sorella (ne ho 3 di sorelle).
Mi chiede come vanno le cose. Rispondo che sono in attesa delle risposte degli avvocati di parte avversa, ma per il resto va bene, siamo tutti in salute (già, la salute, bene al quale si dà una importanza limitata, come se ci dovesse essere per dovere divino).
Mi racconta di suo marito (mio grande amico dall'infanzia): ha dei noduli alla tiroide e si deve operare dopo che ha fatto le analisi del sangue.
Le dico che mi dispiace (e altre cose di rito) e poi ci lasciamo con la promessa di vederci.
Certe cose succedono proprio nel momento in cui ti senti un "niente" su questa terra (non hai un lavoro, stai aspettando risposte e sopravvivi).
HAI LA SALUTE, BESTIA!!!!!
Quindi qualunque cosa mi può succedere nella vita, posso lottare, sbattermi, reagire ai colpi inferti da chiunque......

giovedì 27 novembre 2008

Il silenzio di una donna che soffriva....

Dato che gli avvocati di parte avversa non si sono ancora fatti sentire (e la cosa comincia ad irritarmi non poco), oggi ho dedicato parte della mia giornata a pensare alla vita che facevo prima quando lavoravo.
Ho deciso di pensare come era la mia vita al di fuori del lavoro e quello che ho visto dentro di me non mi è piaciuto: dedicavo molto tempo al gioco con mio figlio dopo che l'avevo "ritirato" dalle nonne, cenavo con la mia famiglia e, scambiate poche parole con mia moglie su come era andata la giornata, andavo ad addormentare mio figlio e poi a letto stanco per tutto quello che avevo "dato" al lavoro.
Ora che il lavoro non c'è più, mi accorgo che la mia vita aveva perso una componente importante: il rapporto con mia moglie. Quanto tempo le ho dedicato negli ultimi anni? Veramente poco, dato che anche lei lavora e torna a casa non prima delle 19.00 (la mia uscita era alle 17.15). Quindi appena arrivata, si metteva a preparare la cena, mangiavamo e, mentre sparecchiavo e facevo partire la lavastoviglie, lei stava con il bambino e giocava un po' con lui. Poi si metteva il pigiama al bambino ed io scomparivo con lui per poi non farmi più vedere (schiantavo sotto le coperte).
Ma lei, mia moglie, che cosa rimaneva da fare? Io non c'ero più, non sempre si ha voglia di leggere o vedere un film......Puliva la cucina e poi andava a letto.
Se ci penso adesso, mi sento una "merda": il lavoro con tutta la stanchezza e la voglia di dimenticare le arrabbiature avute, non vale il desiderio di esistere di una donna.
Pensando poi a quello che mi ha "regalato" 13 anni di lavoro (un calcio in c...o), credo che questo periodo mi sia stato dato per cercare di riportare nella mia vita l'unica persona che veramente vale nella mia vita: mia moglie, una piccola donna bionda che tanto ha sofferto per causa mia.

mercoledì 26 novembre 2008

Ritorno al presente....

La chiacchierata con l'ex compagno di università non è che mi abbia un granchè tirato su di morale. Ovunque c'è aria di crisi (senti i TG, leggi i giornali, senti promesse da parte del governo di aiuti che non si sa che fine faranno).
Ti chiedi allora se potevi risparmiarti tutto questo: lasciare un posto di lavoro sicuro in un momento di recessione. Stranamente la risposta è semplice (è forse un po' irrazionale): dovevo lasciare quel posto di lavoro, a prescindere dalla "spintarella" fornitami dalle parole del mio ex titolare. Ormai erano un paio di anni che dentro di me sentivo che quel posto di lavoro non mi avrebbe accompagnato alla pensione (troppe erano le cose su cui non ero daccordo, specialmente riguardo la superficialità di alcune risposte da parte del mio ex titolare). L'azienda negli anni era cresciuta, nel 2007 ci siamo trasferiti in un capannone nuovo da 3000mq, il lavoro c'era e si lavorava parecchio.
Poi alleanze con aziende secondo me poco serie, la mancanza di personale specializzato (perchè si era licenziato) nel lavoro da compiere nei cantieri esterni, hanno fatto nascere una situazione di mancanza di lavoro nel 2008 che ha portato, insieme alla compressione degli ordini da parte del maggior cliente, a molteplici licenziamenti di operai ed ad un accanimento nei miei confronti nato anche da forniture non impeccabili derivate da progetti da me eseguiti.
L'intenzione di mettermi fuori da quell'azienda in tutti i modi, senza un tentativo di riconciliazione, mi dà il segno che il tempo dell'addio era giunto, senza possibilità di ripensamenti.
Ora aspetto la conclusione di questa lunga diatriba tra avvocati per trovare nuovi stimoli in un nuovo lavoro (sono sicuro di questo, anche se il mondo mi vuole "affossare").

martedì 25 novembre 2008

Un tuffo nel passato......

Destino ha voluto che dopo 14 anni ho avuto una conversazione telefonica con una persona che non vedevo dai tempi dell'università: quante ore passate sui libri a studiare materie impossibili da memorizzare, esercizi da risolvere con astrazioni matematiche da fantascienza....quante risate ci siamo fatti a quei tempi......
Paolo, così si chiama questa persona, me lo ricordo sempre sorridente, vulcanico estroverso.
Ha girato il mondo: è stato tre anni in America e due anni a Shangay dopo che aveva avuto una esperienza lavorativa nelle Marche che aveva reputato poco qualificante.
Ed ecco che arriva il giorno che ho bisogno di trovare un nuovo lavoro e mi fanno il suo nome: ora lavora di nuovo nelle Marche, è una figura importante nella sua azienda, ma come in tutte il lavoro scarseggia, gli operai vanno in cassa integrazione, segno di un periodo nero della storia economica italiana.
Parliamo a lungo della mia storia, non si capacita di come possa lasciare un posto di lavoro sicuro per il nulla (almeno la cassa integrazione). Spiego che gli avvocati che mi seguono hanno provato anche quella strada, ma non c'è stato verso per vari motivi, l'unica strada è stata quella di accettare una buona uscita (speriamo sostanziosa).
Forse oggi so l'importo che mi permetterà di sopravvivere per un po', in attesa che qualcosa succeda a livello lavorativo.
Sono sempre un ingegnere con 13 anni di esperienza in molteplici funzioni, sono giovane e la forza per adesso non mi manca (tre mesi a casa mi hanno quasi guarito dai postumi di anni di angherie).

lunedì 24 novembre 2008

Siamo ormai arrivati alle fasi finali (o no?)

Dopo mesi di attesa, recluso a casa per una malattia insorta dai torti subiti sul luogo di lavoro, forse tra oggi e domani vedrò i miei avvocati per sapere quanto valgono 13 anni di lavoro nella mia vecchia azienda. Questo pensiero mi inquieta, vista la leggerezza del mio ex titolare nel modo di disfarsi di persone valide (oltre a me, sta mettendo sotto pressione un capocantiere con una esperienza insostituibile per una azienda).
Spero che l'importo sia adeguato a permettermi di vivere tranquillo per un certo periodo nel quale posso costruirmi una nuova vita lavorativa (sono ancora in attesa dei risultati di due colloqui fatti e tra qualche giorno vorrei iscrivermi a dei corsi di formazione sul fotovoltaico).
Tolte le spese degli avvocati, quello che rimane deve essere un valore tale da farmi dare una svolta alla mia vita, che ora sento stia diventando quasi invivibile (mi sento molto teso perchè ho poca fiducia nel mio ex datore di lavoro e dover rigettare l'offerta perchè troppo bassa comporterebbe altro tempo e altra tensione che vorrei risparmiare a me e alla mia famiglia).
In questo fine settimana ho fatto molte cose sbagliate, ero molto stanco mentalmente da non vedere che intorno a me non ero l'unico che aveva avuto una settimana dura: ho fatto sempre arrabbiare mia moglie, unico capro espiatorio (il cucciolo è impossibile fargli qualcosa, è come un'anguilla-flash, un momento c'è vicino a te e quello dopo canta insieme ai suoi giocattoli).
Speriamo che nei prossimi giorni si allenti in me un po' la tensione e la voglia di avere risposte immediate, subito e positive (non dipende da te la risposta che avrai, ma da come hanno trattato gli avvocati!!!).
Basta, per oggi, a domani con notizie spero migliori (ed con uno scrittore meno palloso e insofferente!!)

giovedì 20 novembre 2008

Niente di nuovo sul fronte avvocati........

Sono passati ormai più di quindici giorni da quando ho parlato con l'avvocato su come sbloccare definitivamente la vertenza con il mio ex datore di lavoro (gli ho detto di valutare con la parte avversa l'entità della uscita senza impuntarsi troppo).
In questi giorni ho mandato e-mail e sms di sollecito per avere informazioni, ma sembrerebbe che la quantificazione dell'importo sia equivalente a produrre la "finanziaria di fine anno per l'anno 2009 in Italia".
Sono stanco di questo silenzio, sono anche amareggiato nel sentire che la mia storia non è l'unica che si è compiuta in quell'azienda (vedere post precedente).
Non so più che pensare, ma sono "stufo" di stare a casa (anche i risultati dei colloqui vanno a rilento).
Cerco di tenermi su con pensieri positivi e riprendendo dimestichezza con l'inglese, ma tutto ha un limite che sento che per la mia pazienza è quasi giunto.
Anche scrivere mi comincia a pesare perchè sento di non essere propositivo....... sono "palloso".......
Speriamo di poter cambiare umore presto, in meglio o in peggio......
VOGLIO NOTIZIE DAL MONDO ESTERNO!!!!!!!!!

martedì 18 novembre 2008

Telefonata a sorpresa......

Sto mangiando e guardo l'ennesimo telegiornale che riporta le solite notizie (vertenza Alitalia, suocera uccisa dal genero, morti sui luoghi di lavoro...).
Squilla il cellulare e sento dall'altra parte la voce di un mio caro operaio, forse il migliore che ho conosciuto nei miei 13 anni di lavoro.
Vuole un mio consiglio: il datore di lavoro (che era anche il mio) è da due mesi che gli toglie senza motivazioni "intelligenti" quasi 500 euro dallo stipendio (il superminimo e il premio produzione).
Tenendo conto che questa persona vive nell'azienda (nel senso che gli hanno ricavato una stanza dove appoggiarsi essendo di BARI) e torna a casa solo per il fine settimana (quindi vede pochissimo la moglie e la figlia), tutto questo mi fa riflettere. Lo ascolto (ormai per tutti in azienda sono quello che ha sfidato "il titolare impazzito"), cerco di dargli dei consigli vista la mia lunga esperienza (gli ho dato il numero di telefono del sindacato "ufficio vertenze" a cui si può rivolgere, per iniziare) e anche la mia disponibilità ad un successivo incontro (andremo a berci una birra insieme!!).
Mi informo su come va l'azienda: ha assunto 3 nuovi operai essendo il carico di lavoro aumentato (come avevo previsto a settembre nel mio planning 2008) e una nuova segretaria.
Quindi mi chiedo perchè il titolare si vuole comportare così verso una persona che ha una esperienza di cantiere decennale, una capacità di problem solving elevata ed è anche il rappresentante dei lavoratori. Ci vedo molto una similitudine con il mio caso, ma non posso credere che il mio ex titolare cerchi di far andare via le persone con più esperienza (se non c'era questo operaio non so come avrebbe portato a termine molti lavori in cantieri esterni).
La vita è strana, ma in un certo senso quando stavo in azienda me lo sentivo che sarebbe capitato qualcosa anche a quell'operaio che prendeva uno stipendio come il mio (e se lo meritava).

lunedì 17 novembre 2008

Come hai vissuto queste ultime settimane di vita?

Il fine settimana passa veloce tra fare la spesa, seguire un po' il bambino e avere un po' di tempo per stare con la moglie (anche se questo tempo non basta mai).
Il voler essere ligi alle finetre imposte dall'eventuale visita fiscale (10.00÷12.00 e 17.00÷19.00) non mi permette di fare escursioni con la mia piccola famiglia da nessuna parte, ma solo corte passeggiate.
Ripenso, qualche volta, a come erano i fine settimana quando avevo alle spalle una settimana lavorativa e mi accorgo che non erano molto diversi da quelli attuali: forse ora c'è una diversa tensione emotiva accumulata (in una settimana di lavoro se ne accumulano di arrabbiature che ti logorano psicologicamente, ora c'è una insoddisfazione per come molte volte "spreco" le mie giornate durante la settimana). Sono molto occupato a mettermi al pari con l'inglese, ma molte volte la mia testa divaga e divento uno scolaro disattento (mia moglie che corregge i miei "capolavori" se ne accorge e un po' si arrabbia). Vorrei fare di più, seguire tutta la lista di cose che mi consiglia di fare mia moglie (tenere più in ordine casa, fare ginnastica, ecc.), ma ci sono momenti che ho bisogno di fermarmi e pensare. Ora ho molto tempo per farlo e mi rendo conto di quanto sono stato chiuso in me stesso negli ultimi anni di lavoro, di quanto non ho vissuto nei momenti liberi (con mia moglie ero abituato a starle vicino a parlare per ore di tutto ed insieme siamo riusciti a superare tanti ostacoli in 20 anni che ci conosciamo).
Quando lavoravo invece pensavo solo a quanto ero stanco della giornata ed a trovare serenità giocando con mio figlio.
Sento che tutto quello che è successo in questo ultimo anno ha un senso che va aldilà del solo cambio di lavoro: forse è giunto il momento di una sferzata a tutta la mia vita, ad una rinnovata vita familiare in cui mia moglie sia più presente.

venerdì 14 novembre 2008

Siamo liberi di scegliere?

Oggi sento strano: dopo aver passato ieri la giornata tra vaccinazioni di mio figlio (bimbo solido, indistruttibile, fiero....tutto la madre) ed il pomeriggio anche con una moglie veramente allo stremo delle forze (ma oggi è di nuovo al lavoro, forza ed esempio di solidità della mia vita), sono qui che penso al mio futuro prossimo.
Tra non molto sarò libero dal vecchio lavoro ed un mondo si apre davanti a me: sento sulla mia schiena il bagaglio delle esperienze lavorative accumulate nel corso di 13 anni di lavoro, ma le strade che ho davanti non mi sono molto chiare.
Mi sento un po' demoralizzato (ho fatto tanti colloqui e sembra che una figura come la mia sia poco "spendibile" nel mondo del lavoro).
Mettermi in proprio mi dà da pensare: in fondo tutto quello che so fare è in funzione di un sistema aziendale (responsabile di produzione, responsabile ufficio tecnico, responsabile della sicurezza, responsabile della qualità), sistema che ho capacità di far crescere ed ottimizzare.
L'entrata nel mondo del lavoro, se non avviene attraverso l'impiego in un ramo aziendale, lo vedo con tempi abbastanza lunghi: devo qualificarmi in almeno un settore (penso le fonti rinnovabili come il fotovoltaico e l'eolico), ma anche, forse per deformazione mentale dovuta al mio ex lavoro, lo studio del trasporto dei gas allo stato liquido attraverso le gasiere (ho lavorato in Egitto in una impresa che comprimeva il gas e ho visto la convenienza di questo metodo rispetto agli oleodotti).
Leggo tanto di questi due settori e rimango molto colpito che ci potrebbero essere molte possibilità di lavoro. Quindi mi sento abbastanza ottimista per il futuro, perchè anche se non me ne accorgo, mi sto già incamminando verso l'uscita del tunnel.

mercoledì 12 novembre 2008

Consigli da non buttare....

Oggi vi voglio far leggere alcune righe di un articolo che ho trovato su internet che riguardano persone nella mia condizione: sono consigli che trovo utili:
<<Avere coscienza delle proprie capacità: qual è l’ultima volta che abbiamo scritto il cv? Lo consideriamo lo strumento per cercare lavoro. Invece, è il modo per avere memoria dei progressi. Per prendere consapevolezza di come si sono sviluppate le nostre competenze, di quali capacità abbiamo acquisito.
Capire dove va la nostra azienda: non occuparsene deriva dal sentirsi troppo sicuri del posto che abbiamo. Sono pochi i dipendenti che cercano di capire le scelte strategiche dell’azienda. E di adeguare di conseguenza le loro competenze.
Costruire un network di relazioni: non basta rispondere “Accept” all’invito di un social network sul web per costruire una rete di relazioni. Nel lavoro conosciamo clienti, fornitori... Ma non teniamo l’agenda dei contatti. Invece, potrebbero essere utili per muoverci più efficacemente sul mercato del lavoro.
Continuare a puntare molto in alto: magari lo facevate nei primi anni. Non sedetevi proprio adesso. Il consiglio è semplice: ponetevi standard elevati, non temete di confrontarvi con i migliori professionisti del vostro campo.>>
Sono frasi che mi fanno pensare al periodo in cui lavoravo e che in parte penso di aver messo in atto. Quella che mi colpisce di più è l'ultima: intorno a me tutti mi dicono di non puntare in alto, se voglio trovare un altro lavoro (mia suocera mi consiglia di andare a cercare lavoro in un'azienda che pulisce le fosse biologiche!).
Non prendete queste righe per "oro colato", ma rifletteteci come ho fatto io.

martedì 11 novembre 2008

Il Natale è vicino?

Si comincia ad avvicinare il Natale ed è tempo di pensare ai regali.
Sento le persone intorno a me (specialmente le mie sorelle) e di aria natalizia neanche un grammo.
Tutte a dire: "Quest'anno i regali si fanno solo ai bambini......Non ci sono soldi......Buuuuh....Snif..."
Ieri ho comprato un po' di regali per Natale per il piccolo, uno da parte della nonna e una da parte nostra e stiamo stilando, io e mia moglie, la lista regali per tutti.
Voi che mi leggete potrete pensare:"Ma siete impazziti? E i soldi per tutti i regali?"
Non dovete pensare che faremo chissà che regali: basta un pensierino (una scatola di cioccolatini, una bottiglia di buon vino o liquore per i più grandi, massimo una cravatta). Per i bambini spenderemo un po' di più, ma che Natale è senza regali sotto l'albero specialmente per i più piccoli (quest'anno c'è anche una new entry e quindi Enry non è più solo).
Certo il pensiero che sono senza lavoro, che con quello che mi liquiderà l'azienda dovrò andarci avanti non si sa quanto (vorrei seguire anche dei convegni sul fotovoltaico che hanno un prezzo), dovrei sentirmi un po' giù. Fortunatamente sono per adesso speranzoso e non vedo l'ora che questo 2008 finisca e che il 2009 sia un anno di svolta in meglio. Sono certo che ormai siamo alla fine con il contenzioso con la mia vecchia azienda (i tempi si prolungano per la perizia di parte che deve fare i conteggi esatti e poi dovremo andare davanti all'ufficiale del lavoro). Devo avere fiducia e forza d'animo e sicuramente per Natale le cose saranno migliori di adesso.

lunedì 10 novembre 2008

Domenica all'inglese

Come previsto, mia moglie ha voluto fare la verifica del mio inglese: risultato........un disastro!!!
Allora ha preso il workbook e ha verificato gli esercizi che avevo fatto: neanche uno!!!!
Mi ha cominciato ad urlare cose del tipo: non si fanno le cose in questo modo superficiale, oppure che entro una settimana vuole fare conversazione in inglese con me, ecc. ecc. (non vi sto ha sfinire con tutto quello si aspetta da me).
Allora ho cominciato dal primo esercizio e a testa bassa ho cominciato a fare gli esercizi come un bravo scolaretto. Andando avanti mi sono reso conto che la mia conoscenza dell'inglese è veramente insoddisfacente (una volta la risposta me l'ha suggerita mio figlio di 5 anni!!!).
Credo che cercherò di fare il più possibile per rientrare nella votazione "sufficiente in inglese parlato e scritto", ne va del mio futuro lavorativo.
In questa settimana mi aspetto molte risposte: l'avvocato mi deve chiamare per chiudere con la mia vecchia azienda (o dire se devo prendere altri giorni di malattia), alcune aziende mi devono riferire l'esito dei colloqui fatti nelle scorse settimane.
Nel frattempo: inglese + inglese + inglese !!!!!!

venerdì 7 novembre 2008

Settimana molto impegnativa.......

Oggi mi sento stanco, ma soddisfatto.
Penso a questa settimana e penso a quante cose sono accadute: finalmente sto concludendo la vertenza con la mia ex azienda (aspetto solo di essere chiamato per firmare le carte per lasciarla definitivamente), ho sostenuto due colloqui di cui uno in una azienda che mi piace (diventerei il direttore di produzione).
Ora mi voglio un attimo riposare e pensare positivo: davanti ho un fine settimana (anche se rovinato dagli orari di una eventuale visita fiscale) da passare con la mia famiglia e questo mi rende felice.
Il mio bambino cresce sereno e pieno di salute (è la gioia della mia vita) e mia moglie è sempre pronta per "rendermi la vita impossibile" con le eventuali verifiche di inglese (ma lo fa per il mio bene, sa quanto è importante che riprenda padronanza di quella lingua).
Il tempo ormai è sempre più nebbioso e fuori è freddo: l'inverno si sta avvicinando e già penso al Natale.....chissà come sarà e che lavoro starò cominciando a svolgere?

giovedì 6 novembre 2008

Rimettersi a fare inglese a 40 anni.......

Dopo una figura a dir poco meschina durante un colloquio di lavoro che contemplava una conversazione in inglese, ho deciso di "togliere la ruggine" all'inglese scolastico di 22 anni fa.
Mia moglie lavora nel campo dell'editoria e mi ha portato dei corsi con CD annessi (workbook and student's book) per poter compiere quest'opera miracolosa di recupero.
Appena ho sentito la prima unit ho capito che mio figlio di 5 anni ha più padronanza di me della lingua inglese (la fa alla materna).
Per nulla scoraggiato, mi sono spremuto le meningi ed ho cercato di far riaffiorare alla mente tutto quello che mi ricordavo (vocaboli = circa zero, costruzioni grammaticali = così così, ascolto di una persona che parlava in inglese tenendo io sotto il libro = quasi un pianto.....).
Ho sempre odiato l'inglese, amavo tanto fare a scuola il francese anche se grammaticalmente molto più difficile. Ma l'inglese è la lingua "universale" e chi non la conosce bene viene trattato peggio di un analfabeta.
Piano piano, con tanta pazienza, ho cercato di seguire tutto il primo CD: penso che dovrò rifarlo almeno un paio di volte ed una insieme a mia moglie (gulp!) che è una super-mega-perfezionista (alla fine se si arrabbia, toccherà parlare in casa solo in inglese: morirò di fame!!!!!!).
Sono però sicuro che se ci mette tutta la sua determinazione, mia moglie mi farà diventare un perfetto inglese (voi non capite quanto è testarda e risoltuta nei suoi obiettivi).
Da parte mia, che se fosse per me farei altre cose, cercherò di inibire qualunque voglia che mi verrà di "strangolarla".

mercoledì 5 novembre 2008

Oggi mi sembra tutto chiaro.....

Non riesco a capire perchè, ma oggi mi sento positivo (forse perchè è una bella giornata di sole o perchè questa mattina ho fatto un nuovo colloquio di lavoro).
Credo, come dicevo sul post di ieri, che sia stupido abbattersi se per non certo periodo la vita scorre senza scossoni e non riesci a dare un senso alle tue giornate.
La giornata è anche composta da momenti di noia, di apprensione, di voglia di "battere la testa sul muro", ma è anche di speranza, di attesa che qualcosa cambi e di momenti sereni.
In questo momento sento che sono in piena evoluzione (si sta chiudendo definitavamente il contenzioso con la mia ex azienda, aspetto risposte da colloqui effettuati e ho in vista nuovi colloqui).
Tutto dentro di me è proiettato al cambiamento e alla sensazione che questi sono gli ultimi momenti di solitudine: tra non molto sarò di nuovo immerso in un lavoro (che mi piaccia o no, ma consapevole che potrebbe anche non durare in eterno).
Voglio lavorare e lasciarmi tutto quello che è successo nei tredici anni passati nella vecchia azienda, alle spalle. Cambiare lavoro è come rinascere, sei un uomo nuovo con alle spalle l'esperienza del passato da mettere a frutto.
Aspetto, ma con la consapevolezza che l'attesa non sarà lunga......

martedì 4 novembre 2008

Presente e futuro

Alcune persone mi hanno fatto notare che i miei post sono "pesanti".
Non si rendono conto che è molto difficile dopo 13 anni che hai lavorato, che ti eri costruito un mondo fatto di responsabilità, di persone con le quali interagivi e passavi l'90% della tua vita, trovare un equilibrio, ora che tutto fa parte del passato.
Il presente, la mia vita ora cosa è: portare e andare a riprendere mio figlio alla materna, mandare curriculum e fare eventuali colloqui di lavoro quando sei chiamato, aspettare i risultati, aspettare una eventuale visita fiscale o una risposta dagli avvocati, imbottirmi la testa di parole e concetti in lingua inglese.
Però non mi arrendo, sento che devo resistere e che forse è in arrivo una telefonata che porterà ad una svolta la mia vita.
Non si può morire dentro e perdere fiducia dell'attimo futuro. Non mi sento destinato a questo, a perdere la certezza che c'è un "io" che vale e che verrà messo a frutto. Questa è solo una pausa, una prova di nervi che mi deve permettere di far crescere dentro di me la consapevolezza che valgo e che alla fine tutto questo avrà un termine. Forza, sento che anche se tutto quello che sta intorno a me non manda messaggi rassicuranti, saprò cogliere l'occasione per rimettermi in moto, perchè questa non è la mia vera vita, ma un ponte verso un lavoro migliore.

lunedì 3 novembre 2008

Novembre, inizia un altro mese.......

Oggi non ho molta voglia di scrivere: forse perchè questo è il periodo dei morti e dei ricordi (pensi a chi vorresti ancora al tuo fianco ed invece non c'è più) e ti senti svuotato, un po' amorfo, stanco...
Tante cose sarebbero dovute andare in porto lo scorso mese, tante speranze ed illusioni spezzate (avrei voluto tanto che il contenzioso con la mia azienda si fosse chiuso).
Invece siamo all'inizio di un nuovo mese, con tante aspettative e poche energie interiori (il week-end con la mia famiglia è alle spalle ed è stato sereno, ma non mi sento ricaricato).
Sento ancora le urla di mia moglie che mi cercano di spronare a fare di più dentro casa (è vero, la casa avrebbe bisogno da parte mia di più attenzioni, ma appena prendo in mano una scopa o qualcos'altro mi viene la nausea!), dovrei mettermi a testa bassa a curare il mio inglese mediante un corso con libri e cd che mi ha lasciato, ma è così noioso!.
Quello che in questo momento vorrei è uscire, libero da orari, salire su un monte e respirare a pieni polmoni l'aria autunnale. Guardare il paesaggio intorno a me, seduto su un sasso e pensare alla mia vita (sono da metà luglio che sono in "vacanza" e mi spaventa un po' tutto questo tempo passato prima dietro a mio figlio e poi qui dietro al computer o a fare colloqui o a pensare a un futuro da lavoratore autonomo new).
Scusate, all'inizio ho esordito che non avevo molta voglia di scrivere ed ora sto qui a vagare tra un discorso e l'altro, uno sfogo e un sogno, ma cercate di capirmi..... questo silenzio che mi circonda mi comincia a spaventare e il cd di inglese che tra poco comincerò a sentire non credo che riuscirà a lungo ad attrarre la mia attenzione (mi manca la voce "cattiva" di mia moglie e il "pigolìo" di mio figlio).
Ok, basta....... ora si deve lavorare con il cd d'inglese e la vita riparte!!!!!!

venerdì 31 ottobre 2008

Sto diventando un lupo mannaro o un fantasma?

Di nuovo solo in casa: io, il computer e il silenzio.........
Ieri la mia giornata è stata piena: per lo sciopero degli insegnanti, mio figlio è stato a casa ed insieme a lui mia moglie (è una donna che sente molto il senso dello stare insieme in famiglia). Quindi ieri niente computer (mi sono un po' disintossicato!).
Oggi ritorna la solita vita: invio di e-mail con curriculum vitae, verifica delle e-mail di proposte di lavoro (sempre peggio quello che richiedono), sistemazione "disastri" lasciati dentro casa (non vi potete immaginare cosa lasciano in giro un bambino prima di andare alla materna e una moglie che si alza all'ultimo minuto e deve uscire da casa ad un'ora prestabilita!).
Sono qui e penso a voi che leggete quello che scrivo: qualche volta penso di annoiarvi con storie accadute nella mia giornata o pensieri che mi vengono di getto in questo momento della mia vita.
Questa mattina la mia testa è sulla festività di Halloween che si festeggerà oggi: non è una festa cristiana, ma di provenienza celtica e fissa il giorno in cui si apre una porta tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Tutti si mascherano da mostri, streghe e fantasmi e per un giorno non sono più di questo mondo. Vorrei trasformarmi in un lupo mannaro che ulula alla luna, bestia forte, spaventosa e decisa alla ricerca spasmodica di una preda (in questo momento la mia preda è "un lavoro") in questo mondo di semplici uomini. Ma dopo quello che sto provando dopo il colloquio che ho avuto mercoledì nel quale ho messo tutto me stesso ed il cui risultato è stato solo silenzio, forse è meglio che mi trasformo in un fantasma che aleggia nel cielo leggero, bianco e passa attraverso i muri delle case come se non esistessero. Niente lo ferma, tutto gli è indifferente e la sua "mente" vaga lontano senza una meta ed a chi incontra dice solo "uuuuhhhh" e poi prosegue.

mercoledì 29 ottobre 2008

Andare avanti a piccoli passi.......

Oggi è stata una giornata al di fuori della solita routine.
Questa mattina sono stato chiamato da una agenzia interinale che mi ha subito fatto avere il colloquio diretto con il titolare di una azienda che cercava un responsabile della qualità.
Risultato: un discreto colloquio durato 40 minuti con visita finale dell'azienda.
La cosa più strana è stata che ho parlato con il loro responsabile della qualità di cui dovrei prendere teoricamente il posto e mi sono trovato davanti un ingegnere che aveva lavorato alcuni mesi nella mia vecchia azienda. Questa persona andava via perchè aveva trovato di meglio (stessa cosa che ha detto al mio ex titolare ben 3 anni fa). La cosa mi dà da pensare: è un ingegnere giovane, ha buone capacità (ha fatto delle mappe per la raccolta dati bellissime a sentire il suo titolare), ma gli manca la capacità di comunicare con gli altri, quella capacità che nasce dalla vera lotta con il fornitore o il cliente o l'operaio che non ti ascolta......
Il titolare di questa azienda ha provato a comprargli un libro sulla "Capacità e l'arte della comunicazione", ma a poco è servito visto che questa persona si è licenziata. Penso che in questo periodo il saper comunicare a parole, a gesti, con gli sguardi, con forme empatiche, sia molto importante per gestire un gruppo.
Spero che nel colloquio che ho effettuato questo sia emerso e che mi aiuti a convincere questa persona che se sceglie me, la sua azienda ne può trovare giovamento.

martedì 28 ottobre 2008

Lo zio di Milano

La vita è imprevedibile: oggi ho ricevuto una e-mail da una persona di cui non avevo notizie da parecchi mesi.
Questa persona è mio zio: abita a Bollate (Milano), fratello di mia madre, prossimo alla pensione e a trasferirsi sulle rive del lago di Como a trascorrere la sua vecchiaia.
Vi parlo di lui non a caso, ma perchè ha avuto una vita lavorativa alquanto movimentata: non ha finito il liceo perchè si è dovuto sposare per aver messo incinta mia zia (classica storia di ragazzini senza testa e molto "calienti"). Ha passato vari anni "sponsorizzato" dai miei nonni che lo chiamavano "il principe"(si sa che l'unico figlio maschio è agli occhi dei genitori qualcosa di speciale), tranquillo con mia zia e il "pupo". Ha fatto vari lavoretti che gli ha trovato mio nonno (il più lungo è stato il fotografo) e alla fine è riuscito a vincere il concorso per vigile urbano, lavoro che tutt'ora esercita. Ha un carattere molto ribelle (mi ricordo che da piccolo lo adoravo perchè a cinque anni e contro la volontà dei miei genitori, mi ha regalato una pistola "enorme" a gommini e con quella andavo a caccia di mia sorella minore). L'ho sempre visto come una persona che non amava lavorare, una "testa calda" che viveva sulle spalle dei miei nonni che lo adoravano (non gli hanno fatto mai mancare niente: la casa, parecchie automobili....). Ma non per questo era una persona felice, sempre irascibile e duro con mia zia, con i genitori che ora non ci sono più.
Solo ora sembra aver trovato un po' di pace interiore (il lavoro aiuta molto a cambiare insieme all'età). Fare il vigile urbano a cavallo di una moto penso che per anni gli sia piaciuto (era un ragazzo e a chi non piace andare in moto con la divisa), ma ora che ha una certa età, credo che abbia solo voglia di pace (finalmente i figli sono grandi e l'ultimo si sposa tra poco).
Per anni i miei genitori, specie mia madre, hanno visto questo zio come una persona che nella vita non avrebbe combinato niente, non avrebbe mai lavorato e vissuto con i soldi dei miei nonni.
Però questo non è accaduto perchè noi non potremo mai sapere quello che la vita ha deciso per ognuno di noi: prendete me, dopo settimane di silenzio assoluto, domani ho un altro colloquio di lavoro e forse, chissà............

lunedì 27 ottobre 2008

Anche il corpo vuole la sua parte di attenzioni.......

Solo adesso i miei muscoli si stanno riprendendo da una "sveglia" che gli ho voluto dare ieri mattina.
Mia moglie, essere piccolo di statura, dolce di aspetto ma che è pura energia una volta alzatasi dal letto, la domenica deve fare ginnastica con i pesi.
Fino ad ora sono riuscito a scamparla portando fuori il piccolo ai giardini per fargli fare un po' di bicicletta, ma questa volta sono stato coinvolto nella sua "ossessione".
"Sei una cariatide, scricchioli come un novantenne.......non fuggire, vieni che ti "sciolgo" un po' i muscoli!!!".
Questo fu l'inizio della più grande prova che i miei muscoli hanno subito negli ultimi vent'anni.
Ha cominciato a caricare di fatica i muscoli delle gambe per poi passare a quelli della schiena: il cuore mi batteva a mille, ma la musica di sottofondo e il suo contare i movimenti che facevo coprivano i miei affannati "sibili" (dovevano essere respiri).
Quando ha sottoposto a sforzo i pettorali e i muscoli delle braccia ho rifiatato un po': in quelli non sono molto scarso.
La botta finale e più "umiliante" è stata quando ha "strapazzato" i miei scarsissimi addominali: a questo punto ogni esercizio è diventato uno sforzo immane, ogni conteggio per eseguire la sequenza, una "mattonata" sulla pancia.
Il sudore mi usciva da ogni poro del corpo, mi appannava la vista, ma il piccolo "caporale maggiore" continuava dicendomi parole tipo "sei veramente scarso" o "non riesci neanche a tenere su le gambe ferme per un secondo".
Alla fine vedendomi strisciare come un "verme" sul tappetino ha avuto la pietà di dire:"per oggi basta", aggiungendo che quello di oggi sarebbe stato l'inizio di molti altri fine settimana in cui si sarebbe dedicata "amorevolmente" alla salute dei miei muscoli.
La sua convinzione è sempre stata:"mente sana in corpo sano", cioè un modo per dire "se il tuo corpo sta bene anche la tua mente è più ricettiva".
Lì per lì l'avrei "uccisa", ma oggi mi sento veramente bene e i dolori per postura sono diminuiti.
Forse ha ragione lei?

venerdì 24 ottobre 2008

Sto per esplodere, vi devo raccontare........

Oggi sarei dovuto tornare al lavoro (teoricamente accolto a braccia aperte, la verità è che quelle braccia aperte terminano con due mani che si sarebbero strette intorno al mio collo).
Così mi si prospettano altri giorni di malattia da prendere (gli avvocati della parte avversa non vogliono accogliere le richieste dei miei avvocati e così il "tira-e-molla" si allunga nel tempo).
Sono stanco e avvilito, non avrei mai pensato di stare così a lungo in una situazione sospesa e stressante. Però per una volta nella vita voglio giustizia e se devo aspettare, aspetto.
Troppi anni passati a fare da"scudo" ad un titolare che non aveva voglia di esporsi con il cliente o con gli operai in prima persona. Diceva:"Scrivi tu una e-mail "pesante" nei contenuti a quel cliente che poi le cose in caso le sistemo io". Oppure:"Vai giù da quel gruppo di operai e spronali a lavorare di più dando loro scadenze capestro che in caso non venissero rispettate li porterebbe a lavorare il sabato e la domenica". Ma non si rendeva conto che tutto questo era pesante da sopportare: i "mugugni" degli operai che ti guardavano di traverso, i clienti che ti chiamavano arrabbiati per ciò che avevano ricevuto per e-mail e dovevi sopportare le minacce, le motivazioni del loro disappunto, per poi passarli al telefono al titolare che li calmava (già si erano sfogati con me) e si sentiva un "super-uomo".
Almeno 8 di questi 13 anni a fare questo: la persona che stava in mezzo tra "l'incudine e il martello". Questo però ha portato, grazie alla mia capacità dovuta a corsi di comunicazione, ad assumere agli occhi di molte persone (sia clienti che operai) una figura di alto livello e di prestigio nell'azienda tanto da scavalcare molte volte il titolare. Nasce da qui l'inizio della mia fine lavorativa in quella azienda: il titolare aveva creato un "vice" che cominciava a togliergli prestigio e al primo errore di valutazione (secondo lui da me fatto), iniziare un mobbing spietato fatto di lettere di richiamo, richiesta di soldi di risarcimento e decurtazione di stipendo.
Ho cercato di farlo ragionare, ma ho capito dopo vari mesi che l'unica strada erano gli avvocati.
Da quel momento in poi nasce la rottura definitiva che porterà alla mia uscita da quella azienda; ma non può sperare di mandarmi via con "una foglia di fico davanti ed una di dietro".

giovedì 23 ottobre 2008

Comincio a pensare al futuro....

Sono interdetto.....
mia moglie questa mattina mi ha detto delle cose su cui riflettere:"Quando tutto sarà finito e finalmente sarai liquidato dalla tua vecchia azienda, pensi che la tua vita di tutti i giorni cambierà?"
Quello che mi ha detto è fonte di approfondimento: certo che non avrò più l'incubo delle visite fiscali, ma tutto il tempo che mi si libera come verrà impiegato? Mi iscriverò a corsi di specializzazione (il mondo è cambiato in tredici anni), andrò di persona dove ho inviato i curriculum per fare colloqui conoscitivi, ma alla fine, ho chiaro in mente dove voglio indirizzare la tua vita?
Fare il libero professionista comporta una rivoluzione "copernicana" alla mia vita di "ex-dipendente" e come tutte le cose che ho imparato nella vita, necessita di un buon trainer a cui rivolgersi (non ci si inventa "libero professionista" dall'oggi al domani).
Inoltre mi devo chiedere: in che settore del mondo industriale ti vuoi impegnare?
Mi sono informato su come prendere la partita iva: non è difficile, ma qualcosa devi scrivere nel foglio da compilare (consulente aziendale, consulente per lo sviluppo di sistemi qualità aziendali,.....).
Credo che mettere a frutto le conoscenze acquisite nella ex-azienda non sia facilmente "vendibile"; forse, come mi ha suggerito quella "super-woman" di mia moglie potrei costruirmi un sito "a doc" dove elencare le mie capacità direttive e tecniche.
Penso che avrò molto bisogno di fare chiarezza in me stesso, ma in questo momento mi sento "disturbato" dal comportamento dei miei avvocati che non fanno altro che consigliare "tranquillità e protrarre i giorni di malattia". Non capiscono che più passano i giorni e più "lo stato di malattia" peggiora ed io devo essere pronto, scattante e lucido perchè mi devo costruire una nuova vita?

mercoledì 22 ottobre 2008

Superenalotto.....100 milioni di euro

Siamo ormai tutti, chi più chi meno, con la testa sulla cifra che un possibile giocatore domani potrebbe vincere "centrando" il 6 al superenalotto.
100 milioni di euro ............ non me li riesco neanche a immaginare quanti sono, però saprei come spenderli.
Per prima cosa smetterei di cercare un lavoro (licenziarmi ormai non è più un gran pensiero, visto che oggi si incontrano gli avvocati di parte avversa con i miei).
Seconda cosa penserei come farne fruttare una parte (BOT, buoni del tesoro..... mi farei consigliare dalla mia banca nella quale passerei da socio con una azione a Paperon de' Paperoni).
Una buona fetta la darei in beneficienza (di associazioni che ne hanno bisogno ce ne sono tante, in particolar modo quelle per debellare le malattie dei bambini........non sopporto vedere un bambino soffrire!).
Una parte la darei ai miei parenti (babbo, mamma, tre sorelle, suocera ansiosa, suocero marinaio e due cognati lagnosi).
Infine penserei a mettere al mondo un altro figlio (oddio, forse sarebbe la prima cosa che farei visto come mi è venuto il primo!!).
Mia moglie.......non la farei smettere di lavorare: è una mente troppo dinamica, non può stare ferma a non far nulla.
Le comprerei uno studio tutto suo, completo di: computer super potente con tutti i software, stampante, scanner...... tutto il mondo che ha sempre sognato per essere autonoma.
Forse girerei il mondo: ci sono tanti popoli che vorrei conoscere e tanti modi di vivere da cui trarre quella pace interiore che ora mi manca.
E' bello sognare e sperare che la tua vita si risolva mettendo solo sei numeri a caso, ma in questo momento della mia vita c'è anche bisogno di questo: sognare.

martedì 21 ottobre 2008

E ora?

Eccoci qua, al punto fondamentale, al pensiero che in tutti questi giorni non ti sei voluto porre: dove vuoi indirizzare la tua vita lavorativa?
Per un certo periodo ti sentivi dipendente dalle risposte che sarebbero venute dagli eventuali colloqui che avresti fatto in risposta alla "marea" di curriculum inviati.
Ma di colloqui ne hai fatti pochi e con esiti che, ad ora, non hanno portato a niente.
Cominci allora a chiederti: "A questo punto non posso più aspettare che arrivino richieste di colloqui di lavoro (forse domani gli avvocati trovano un accordo e tra poco sei fuori dalla tua vecchia azienda e i soldi te li devi guadagnare)".
Se dall'esterno non ricevi risposte, è ora che ti muovi per conto tuo pensando alla libera professione (sei sempre un ingegnere con l'abilitazione alla professione).
-1° cosa da fare: prendere la partita IVA.
-2° cosa da fare: proporre alle aziende la professionalità acquisita in 13 anni di lavoro (sì ma come? Presentandomi di porta in porta?)
-3° cosa da fare: pazientare un po' e qualificarmi ulteriormente con attestati che mi permettano di fare:
* il verificatore dello stato del sistema qualità aziendale ISO9001:00 (ho già l'attestato di primo livello rilasciato dal BSI e quindi sono a metà dell'opera);
* progettare impianti fotovoltaici, visto che siamo nel boom delle risparmio energetico;
* verificatore per conto del RINA o di altri enti certificatori, degli impianti oleopneumatici tipo turbine a gas.
* altri che mi verranno in mente nella mia insaziabile ricerca dentro e fuori di me (non è semplice reinventarsi dopo che hai vissuto seduto ad una scrivania e il lavoro te lo portava il titolare o il cliente con una e-mail).
Sono stordito, tante cose e immagini mi passano per la testa e mi sento nervoso.
Questa è la vita, non puoi pensare che il presente poteva essere una cosa duratura...........
Ora devi spiccare il volo dal nido e verificare se le ali che hai ti sostengono altrimenti cadi giù e non c'è nessuno che giù ti aspetta per prenderti......

lunedì 20 ottobre 2008

Inizia un'altra settimana......

Lunedì.......
Vedi il mondo rimettersi in moto dopo un fine settimana di stop, tutti con l'ansia del minuto che passa e non essere già per strada proiettati verso il luogo di lavoro.
Io sono qua, in casa, ora davanti al computer e dopo chissà (forse in camera, forse ad aggiustare l'antenna televisiva......).
Vivo ormai nel mondo dei "forse" (forse viene la terza visita fiscale, forse chiama qualcuno per fissarmi un colloquio proveniente da chissà quale richiesta fatta via e-mail, via agenzia, via tutto......). O forse niente: passano le ore, vai a prendere il bambino a scuola e lo porti dai nonni paterni dove farai due chiacchiere di cortesia e poi torni, scendi al piano di sotto e litighi con la suocera in convalescenza perchè secondo lei non fai abbastanza per trovare lavoro.
Ti senti solo. In questo momento ti sembra di vivere una vita parallela agli altri che ti circondano, vorresti essere propositivo con te stesso: prendo e vado a Roma a fare un corso a fine mese......., ma poi senti gli avvocati che ti dicono "Abbi pazienza, tra qualche giorno ci incontriamo con la parte avversa e discutiamo una buona uscita per te, ci vuole tempo, pensa a curarti e a riprenderti dal "mobbing" (in parole povere"vai dal neurologo e fatti dare altri 30 giorni da stare a casa").
Lo stare a casa comincia a diventare pericoloso perchè ti inizia a sgretolare quella "corazza" che la vita lavorativa ti aveva creato, quel saper lottare, risolvere ed essere propositivo verso chi ti circonda ed ha un problema, ti aveva insegnato ad avere sempre le orecchie tese a carpire ogni parola.
Il presente è questo, ora, ma tra un minuto chissà.........
Questa è la vita, non dare mai per scontato nulla perchè il mondo gira, il tempo passa piano e del tuo futuro non sempre sei tu il padrone (o se ti sembra di esserlo: è pura illusione!)

venerdì 17 ottobre 2008

Avvocati, gioie o dolori della vita?

Passano le ore e aspetti che il cellulare squilli................
Sono ore che la casa è in uno stato di silenzio "sospeso" pronto a scattare verso un "drinnn spezza nervi" (i miei).
Non sai più a cosa pensare: ti immagini persone che stanno litigando per mille euro in più o in meno, oppure che "distruggono" la mia persona con frasi come "era un pericolo per l'azienda di cui non gliene è mai importato nulla perchè pensava solo alla sua famiglia".
Sto diventando nervoso e passo da una stanza all'altra..........................
Drinnnnnn, drinnnn...........rispondo.
E ascolto una serie di parole dette dal mio avvocato che mi rendono furioso, arrabbiato e alla fine rassegnato e triste. I miei nervi non reggeranno a lungo, penso.
Chiudo la comunicazione e un film mi passa per la testa: io che sto altri 20 giorni a casa in malattia, ad aspettare eventuali visite fiscali sempre più vicine nei tempi, mentre gli avvocati delle due parti in "lotta" trovano un accordo su cosa farne di me. Quelli che rappresentano la ditta che vogliono sbattermi fuori solo dandomi il TFR, i miei che cercano qualcosa di più che compensi tutto il male che ho dovuto sopportare in questi mesi, i soldi sottratti dal mio stipendio che non potevano essere tolti e una buona uscita per non andare in tribunale per richiedere i soldi per mansioni che mi sono state date a parole senza gratifica (responsabile di produzione, responsabile della sicurezza, responsabile di cantiere, responsabile dei rapporti con i clienti....).
Ero solo un impiegato, non un dirigente e ho vissuto lavorativamente lo stress di fare il dirigente senza un paracadute per eventuali errori che nella vita si possono compiere. Uno di questi, secondo il titolare, mi è costato il posto (anche se per me l'azienda doveva prendersi le sue responsabilità). Questo titolare che non aspettava altro di liberarsi di una persona che aveva ormai acquistato troppo potere nell'azienda, non poteva far altro che sbarazzarsene con utilizzando un demansionamento e una decurtazione cospiqua dello stipendio.
Ora sono qui: dietro a questo computer a scrivere di qualcosa che avrà mai fine???

giovedì 16 ottobre 2008

Visita fiscale, evento misterioso

Come ho già detto in un precedente post, non ho voglia di parlare della storia della mia malattia dovuta ad un anno di "mobbing" da parte del mio titolare.
Sono però una persona in questo momento perplessa: può una persona (il titolare) dirti all'inizio di settembre "Ti devi prendere le ferie fino a fine mese (cioè tutte quelle che mi sono rimaste) e quando torni mi devi portare una lettera di dimissioni così chiudiamo un rapporto di lavoro che è un anno che si è logorato" e poi nel giro di 5 giorni mi trovo a sottopormi a due visite fiscali, pagate dall'azienda, perchè invece delle ferie mi sono messo in malattia?? Cosa gliene importa, visto che tanto l'azienda vuole chiudere con me perchè non ha più fiducia e non vuole più affidarmi lavoro, che mi vengano confermati o no, i giorni di malattia?
Paura che il medico mi faccia tornare prima o è successo qualcosa per cui all'azienda servo di nuovo e vuole sapere se torno e come sto?
Mistero......dubbi sulla sanità mentale del titolare.........quàquàraquà???
Spero che per domani abbia la risposta definitiva (questa sera ho delle comunicazioni fondamentali per l'esito della diatriba tra le due parti) e vi saprò aggiornare.......

mercoledì 15 ottobre 2008

Non avrei mai pensavo che potesse esistere..........

Oggi vi voglio raccontare una storia che dura da più di venti anni.
Avevo circa 21 anni e la mia vita era uno "schifo" (esami universitari che non avevano esito positivo, poche amicizie e tanta solitudine dentro).
Un giorno, spinto da mia sorella maggiore, mi iscrissi ad una palestra per potenziare il mio carente fisico (spalle curve, muscoli "sottozero", forza pari a quella di una "mousse").
Entrai molto presto in palestra e non c'era nessuno.....anzi no, qualcuno di sicuro c'era: sentii dei rumori nella zona della palestra in cui le ragazze facevano "corpo-libero".
Vidi una ragazzina bionda che saltava, faceva la ruota, si dannava l'anima a non stare ferma un attimo, energia pura!!!
La guardai meglio senza farmi vedere quando finalmente si fermò: piccola, bionda, in un body-pantalone nero, due occhi verdi in un viso che esprimeva "rabbia alla vita".
"Una ribelle" pensai.
Non fu facile attirare la sua attenzione, ma i miracoli qualche volta succedono (forse qualcosa nel mio approccio le deve essere piaciuto) e cominciammo a parlare, parlare e ancora parlare........ e ci siamo innamorati.
Ho passato anni stupendi con lei, mi sono sentito "invincibile" (l'università che ha cominciato a prendere il giusto verso, la separazione dovuta ai suoi studi fuori casa superata mettendo in atto mille "sotterfugi" per stare un po' insieme, la depressione di non trovare subito un lavoro dopo l'università, finalmente un lavoro....).
Non mi è mai mancato il suo appoggio, la sua determinazione e la sua intelligenza a capire come spronarmi e consigliarmi.
Oggi instancabile nei consigli, nella ricerca di una soluzione per questo periodo a dir poco difficile e frustrante (è diverso essere senza lavoro a 30 anni quando hai avanti un mondo di sogni ed esserlo a 42 dopo che hai visto già una parte del mondo lavorativo e sai già com'è).
Però lei non demorde, è sempre lì con un consiglio, un'idea (qualche volta un po' matta, ma ce l'ha!) perchè è sicura che da questo periodo ne usciremo: farò la libera professione dopo un periodo di riqualificazione o troverò un'altra azienda dove verranno riconosciute le mie competenze, farò il venditore di auto (amo il mondo delle auto-moto da impazzire!!!)........
Sicuramente con lei vicina e mio figlio che mi riempie il cuore di orgoglio-amore solo a pensarlo, non posso sentirmi solo e abbandonato: ho l'amore di tante persone che mi circondano, un futuro migliore di questo presente ci sarà sicuramante.

martedì 14 ottobre 2008

Pensieri...............

Non è che in questo periodo mi senta molto positivo verso la vita (non solo lavorativa), ma ...... sembra che tutto vada verso una fine, un termine oscuro, come il sole che tramonta: il blu lascia il posto al rosso che si spegne nel buio.
Il buio non ti dà possibilità di vedere se non hai una fiaccola per illuminarti intorno ed io in questo momento non ne possiedo.
Allora immagino, sogno che dietro questo buio ci sia qualcosa di interessante per la mia vita, di stimolante per il mio futuro e che ora devo stare ranicchiato (non so più cosa fare di più per trovare quella fiaccola), al coperto, a ricaricare le mie forze, ad aspettare di nuovo la luce che sicuramente di nuovo verrà come accade ad ogni alba di ogni giorno.
Ed allora ti guarderai intorno, ti accorgerai che niente è mai come il giorno prima (vuoi il cielo, quello che ti senti dentro ad ogni risveglio.....) e ti sentirai pronto ad accogliere quello che l'oggi non ti ha voluto dare ieri.

lunedì 13 ottobre 2008

Una persona può essere allontanata e sostituita senza problemi?

Capita in giornate come questa che pensi a cosa ne è dell'azienda di cui non hai notizie da quasi due mesi.
Dal momento che il mese di ottobre era destinato da anni alla Visita Ispettiva Aziendale da parte dell'ente certificatore RINA e che il responsabile della qualità ero io, mi sorge la curiosità di sapere se è tutto in ordine per questo evento.
"Ma che te ne importa, avranno fatto tutto senza di te!!!" dovrei pensare.
Ma non lo faccio: sono stato 10 anni dietro il sistema qualità, l'ho creato dal nulla nel 1998 e portato avanti fino a due mesi fa facendo superare all'azienda tre visite di rinnovo.
Ora il signor "X" che segue la certificazione ISO9001:00 dovrà presentare agli ispettori un sistema qualità che nell'arco del 2008 è stato rinnovato, stravolto alla radice e portato ad essere integrato tutto su PC.
"Cosa avranno caricato nel PC? Chi meglio di me conosce ogni procedura di lavorazione dell'azienda (ero anche responsabile di produzione), chi ha la qualifica per svolgere le visite ispettive interne all'azienda (sono abilitato per farle dal BSI a livello 1°), chi sa riprendere le vecchie non conformità riscontrate e discusse nella scorsa visita ispettiva aziendale....."
Sono una persona seria e non posso pensare che un ispettore sorvoli su certi tipi di manchevolezze, ma tutto può accadere e, dopo quest'anno, non mi meraviglierei più di niente!

domenica 12 ottobre 2008

Domenica serena

Finalmente dopo parecchi mesi, ho passato una domenica serena con la mia famiglia.
La mattina l'ho trascorsa in riva alla spiaggia con mio figlio e i miei genitori.
Sono state ore piacevoli a camminare sulla sabbia sotto un bel sole che ti dava ancora l'impressione che l'estate non era finita (quello che ti faceva capire che invece lo era, lo scorgevi intorno a te: mancanza di ombrelloni, di gente in costume e solo persone che correvano con le cuffiette nelle orecchie o passeggiavano parlando di lavoro).
Mi sentivo finalmente libero dagli orari: due mesi con la fobia della visita fiscale di controllo sono risultati pesanti da passare: sempre a casa dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00 di tutti i santi giorni, sabati e domeniche incluse.
Invece ieri sera, verso le 18.10, una signora è venuta, ha compilato un modello INPS dove confermava la patologia riscontratami dal mio medico specialista ed i giorni da stare a casa in "malattia" e poi, salutandomi, se ne è andata.
Forse un giorno avrò voglia di scrivere qualcosa sulla mia storia lavorativa di questo ultimo anno che mi ha portato alla fine a dover tra poco lasciare il mio posto di lavoro dopo 13 anni (una storia fatta di mobbing, dequalificazione professionale, mancanza di fiducia tra me e il titolare, richiesta di risarcimento danni teoricamente da me causati all'azienda e diminuzione di stipendio senza giusti motivi, attacchi di panico e ansia ogni volta che mettevo piede in azienda).
Ma di questo ora non ho voglia di dilungarmi.
L'aria sulla spiaggia era piena di iodio e il sole mi scaldava la pelle; mio figlio correva sul bagnasciuga lanciando bastoncini in acqua dicendo tutto soddisfatto "Papy, guarda che ho varato una nave!".
I miei genitori parlavano tra di loro e ogni tanto si avvicinavano per chiedere se c'erano novità.
Alla mia risposta negativa, cercavano di tirarmi su di morale con le solite frasi:"Vedrai capiterà l'occasione!" oppure "Abbi pazienza, mi sento che andrà a finire tutto bene!".
Torniamo tutti alle nostre case.
Mia moglie ci aspetta e dopo un pranzetto a base di tagliatelle al ragù e pollo arrosto con le patate, ci riposiamo il tempo di fare i piatti per poi di nuovo uscire e fare tutti e tre una passeggiata nel centro della città tra i negozi aperti, bancarelle in piazza e dolcetti "gommosi" di cui siamo tutti golosi.
Così è passata una domenica finalmente normale, senza l'oppressione degli orari, cercando di non pensare al lunedì di cui non hai la più lontana idea di come sarà (o lo sai benissimo visto i precedenti, ma speri che accada qualcosa che lo cambi in maniera radicale).

venerdì 10 ottobre 2008

Curriculum vitae, la tua vita lavorativa in poche righe!



Penso a questi mesi in cui tutto il mio futuro lavorativo l'ho legato ad un paio di fogli su cui bisognava sintetizzare 13 anni di vita, di fatica mentale e fisica, di arrabbiature e soddisfazioni sul lavoro, di notti insonni e mattini in cui non ti volevi alzare per affrontare la vita.......il tutto mandato ad uno sconosciuto che leggeva quanto e se potevi essere utile nella sua azienda.
Queste due pagine, questo "fantomatico" curriculum vitae, questi fogli che dovevano essere la tua chiave per aprire la porta ad un nuovo futuro, più le leggo e più cominciano a sembrarmi di una persona che non esiste più o che non è mai esistita. Ora esisto io, qui davanti al monitor, persona che si sente pervasa da una tristezza legata alla settimana che sta finendo senza grandi risultati (certo ho avuto momenti di forte entusiasmo, momenti in cui mi dicevo "mi metto in proprio e vaff.....a chi non capisce con chi ha a che fare"). Ma adesso che mi sto informando su come è la vita da "libero professionista", ho paura di non farcela. É come se per anni fossi stato al calduccio davanti ad un bel fuoco che ardeva e ti scaldava ed eri sicuro che non avresti preso freddo e ora di colpo vieni sbattuto fuori dalla porta al freddo, alla pioggia e devi combattere per trovare di nuovo un posto dove poterti riparare dal mondo, dove di nuovo poterti scaldare ed avere di nuovo quel senso di sicurezza per poter vivere bene.
La vita però è strana e quello che ora sembra una montagna, dopo può sembrare una collina e forse più avanti una pianura (ma mai una discesa).

giovedì 9 ottobre 2008

Si può guadagnare senza fare niente o da casa?

Sono qui davanti allo schermo del computer, ormai compagno giornaliero della mia vita.
Mi muovo su vari siti che promettono guadagni "stratosferici" senza fare niente se non "affiliarsi".
Alcuni dicono "Ti mandiamo delle e-mail di pubblicità e guadagni ..........€0,01 cad.", altri ti dicono "Sponsorizza questo prodotto ed avrai, in caso di vendita, una percentuale sulla vendita".
Leggo di persone che sono diventate "tranquille economicamente" attraveso la scrittura di libri che hanno venduto on-line.
Mi chiedo: sono d'accordo che il futuro è il lavoro svolto da casa, con orari non sempre prestabiliti, ma abbiamo la cultura per farlo? Abbiamo la capacità manageriale e la fiducia di fare business tenendo a casa delle persone che si alzano e vanno al computer per lavorare come se fossero in ufficio?
Penso che ancora non siamo pronti in Italia, ma se non proviamo mai a cambiare, ad evolvere la nostra mente e pensare a come la tecnologia ci possa aiutare tanto nel lavorare, nel migliorare la nostra condizione di vita, credo che non avremo un futuro.
Non so se riuscirò ad evolvere anch'io: passare da un lavoro in ufficio ad un lavoro come libero professionista / consulente, ma mi guardo attorno, vedo i TG e leggo i giornali, e il feed-back che ho è sempre più verso un tipo di lavoro che te lo imposti e te lo gestisci tu a prescindere da un titolare.

mercoledì 8 ottobre 2008

Forse ora mi capisce?

Ad inizio mese si è operata mia suocera all'intestino.
Venerdì è tornata a casa per fare la convalescenza, completa di scacche, tubicini, ecc. e una gran voglia di fare.
Peccato che i dottori le abbiano detto: "Signora, per un mese e mezzo, letto e riposo assoluto!!!"
La guardo: un donnone in vestaglia che si aggira per la casa e vede una ragnatela sul soffitto....... e non può toglierla, la polvere sui mobili che si accumula ....... e non può spolverala.
Alza gli occhi al cielo e poi li abbassa verso terra, si ingobbisce e si mette seduta su una sedia.... spenta.
Ma ad un certo punto il suo viso si accende di nuovo, le sue spalle si espandono..... si volta verso di me e ........."Muoviti, cerca lavoro, non stare a poltrire, che cosa hai fatto ieri che ti ho visto uscire presto?"
É di nuovo la super suocera di prima dell'operazione!
Adesso ha di nuovo la mente occupata in qualcosa (risolvere i miei problemi lavorativi), non si sente inutile, menomata come prima.
Continua sviluppare i suoi pensieri di "battaglia" verso il mondo lavorativo (bussare alle porte delle aziende, mandare curriculum e poi dar loro seguito con un colloquio......).
Vedo che ha tanto bisogno di non pensare alle sue sacche, a quanto "non può fare e invece vorrebbe", a quanto reputa duro il tempo che non passa mai, sola, a guardare qualche stupida telenovelas.
Allora forse comincia a capire come posso sentirmi io, al piano di sopra, quando tutto sembra non avere senso e mentre il tempo passa, inesorabile, senza portare con sé nessun cambiamento.....

martedì 7 ottobre 2008

Fotovoltaico: speranze e delusioni di un colloquio

Oggi mi sento elettrico, anzi "fotovoltaico".....
Ho un colloquio con una impresa nel settore delle nuove fonti energetiche (fotovoltaico ed eolico).
Parto presto da casa con la mia auto e ..... via..... per l'autostrada verso un futuro migliore!!!!!
Arrivo ed un signore dall'aspetto "perfetto" (giacca, cravatta in tinta con la camicia e pantaloni appena usciti di tintoria) mi stringe la mano ed entriamo nel suo studio (l'azienda è formata da due stanze).
Ha un sorriso coinvolgente e una faccia che ti costringe ad ascoltarlo con attenzione.
Mi parla di quanto questo settore è in espansione, di come le persone sono "ignoranti" (nel senso che ignorano) le grandi possibilità di risparmio che l'abbinamento del fotovoltaico con i pannelli solari porta a fine mese.
Lo ascolto, ma non sento niente che possa andare d'accordo con il mio curriculum se non il fatto che sono un ingegnere iscritto all'albo.
Finalmente si arriva a come possiamo venirci incontro lavorativamente: l'azienda lavora con personale con cui collabora (studi di progettazione, persone che fanno i sopralluoghi, persone che una volta che sviluppato il progetto si approvvigionano del materiale necessario, ecc.).
Mi chiede se ho l'abilitazione alla progettazione di impianti fotovoltaici (pensavo che potevo progettare tutto come ingegnere e invece scopro che bisogna avere un'ulteriore qualifica).
Rispondo che non l'avevo, ma che non era un problema perchè in caso l'ottenevo in poco tempo; il sorridente interlocutore mi promette che mi invia via e-mail tutti i dati necessari per poter ottenere questa ulteriore qualifica.
Inoltre mi prospetta anche, dopo che ho preso dimestichezza con gli impianti fotovoltaici, una possibile collaborazione per quanto riguardano i sopralluoghi.
Dopo altri discorsi su come si può risparmiare energia (riscaldamento sotto pavimento e altre cose simili), ci lasciamo con un sorriso e future promesse di collaborazione.
Salgo in macchina e mi comincio a rendere conto che è ora che comincio a pensare di mettermi in proprio, specializzarmi ulteriormente, prendere la partita iva e "volare con le mie ali".

lunedì 6 ottobre 2008

Cosa è un lavoro?

Lunedì......ricomincia per tutti la settimana lavorativa.
Mia moglie corre per casa dicendo:"Sono in ritardo....è pronto il caffe?......Il bambino è vestito?...."
"Tutto ok pupa!!....." penso io essendo almeno mezz'ora che sono in piedi prima di lei.
La vedo vestirsi, sorseggiare velocemente un caffè-latte ormai freddo e lanciarsi giù per le scale dicendo:"A dopo....ci sentiamo per telefono verso mezzogiorno e mezza.....baci, baci......". E il "tunf" della porta REI che si chiude.
Mi volto verso mio figlio.......
Per lui è tutto nella norma: essere con metà pigiama (la parte inferiore) e per metà vestito (la parte superiore). Mi avvicino con i pantaloni, le calze e le scarpe e a questo punto è ........ guerra!!!
Lo blocco sul divano per togliere i pantaloni del pigiama ricevendo una miriadi di calci in faccia.
Lo giro e lo rigiro e finalmente sfilo i pantaloni del pigiama e metto quelli con cui va alla materna, aggiungendo (colpo da maestro) anche i calzini.
Per niente "domato" fugge in sala dove ha sul divano i "cuccioli cercamici del bosco" e comincia a ficcarseli in tasca.
"Fermo, svuota quelle tasche che li perdi tutti a scuola!!!" urlo e gli blocco i piedi e gli svuoto le tasche.
Metto le scarpe tra mille sue giravolte e alla fine è pronto.
Cappellino, sciarpa di seta leggera e spolverino.
Lo guardo: è un piccolo ometto, mai domo e per me così perfetto in tutto.
"Andiamo papy che mi fai fare tardi......"
Lo spingo giù per le scale stando attento che con cade e facendogli ogni sorta di solletico.
Arrivati alla porta l'apriamo..... vediamo se c'è in giro il nostro cane Giotto ....... e via alla macchina.
Entriamo (lui lo lego al seggiolino) e via verso la scuola materna.
"Papy, oggi mi vieni a prendere tu??". I suoi occhi sono pieni di speranza.
"Sì cucciolo, se non ci sono variazioni, vengo io!"
E penso: anche fare il padre è un lavoro, il più bello e il più retribuito (l'amore di un figlio non ha prezzo, non è denaro ed è per sempre!)

sabato 4 ottobre 2008

Un tuffo tra la gente: spesa all'AUCHAN

Il sabato è il giorno della spesa settimanale.
Penserete:"Un momento della vita pesante da digerire, lì in mezzo agli scaffali, sbattuto qua e là dalla ressa!"
Invece per me è un momento di relax (a parte che la faccio il 99% delle volte con mio figlio).
Si entra trascinando il carrello della spesa con dentro "la belva ammaestrata", "ammaestrata" perchè durante il viaggio gli ho imposto le regole comportamentali (non si deve agitare troppo, non chiedere di comprare i giocattoli che vede e che gli piacciono, non saltare giù dal carrello).
Guardo la nota spese: mi accorgo che ogni volta diventa sempre più corta ed essenziale (ormai bisogna proprio concentrarci sul sopravvivere e ciò mi rende un po' triste).
Infatti passo accanto ad uno splendido televisore al plasma 32" molto scontato e che starebbe così bene nel mobile della sala comprato a Natale scorso; proseguo e vedo un PC notebook che farebbe proprio al caso mio (sono stanco di lavorare con un PC lentissimo ed obsoleto).
"Papppyyy!!!! Mi porti nella zona giocattoli, solo per vedere!"
Ecco che ritorno su questa terra. Il ragazzino ha anche lui voglia di sognare.
Ci dirigiamo nella zona giocattoli: mio figlio guarda scaffale per scaffale con due occhi spalancati e gli si legge in faccia che li vorrebbe tutti, uno per ogni momento del suo mondo ideale che si trasforma in gioco.
Superiamo anche questa zona ed inizia la spunta della lista: detersivo per lavastoviglie, biscotti per la colazione......e qui, proprio nella zona merendine, mi lascio "corrompere" da due occhioni verdi grandi e speranzosi e una boccuccia a cuore che sembra voler essere baciata: vuole le merendine con i pupetti in omaggio che ha visto in TV. Ne compro due pacchi e da quel momento per mio figlio la spesa è finita tanta è la voglia di raggiungere le casse, pagare e aprire le merendine.
Ora la spesa acquista un ritmo che a dir poco accelerato è un eufemismo.
Prendo tutto quello che manca negli scaffali nel giro di 5 minuti, sopporto la lentezza del banco salumi con una pazienza eroica (i numeri chiamati non scorrono mai e mio figlio comincia a mordere i contenitori delle merendine per aprirle).
Finalmente arriviamo alla cassa, aspettiamo un po', paghiamo e finalmente la vita riprende il ritmo normale: ho aperto le merendine e i pupetti erano quelli che mancavano alla collezione del mio ragazzino.
Carico la spesa (almeno 10 sacchetti che contengono ognuno 2 pezzi....ma.... sarà una strategia di mercato..... ci farà sentire più ricchi dovendo caricare un numero così alto di sacchetti = abbiamo preso tanta merce).
Finalmente si parte e mi sento un po' stanco.
Guardo nello specchietto retrovisore interno della macchina e vedo lui, l'essere che dà un valore aggiunto alla mia vita, contento, solare, che gioca con i pupetti trovati, immerso in un mondo che solo lui conosce.

venerdì 3 ottobre 2008

I quotidiani ti migliorano la vita?

Ho cominciato a leggere i quotidiani della mia zona.
Non tanto per gli annunci di lavoro che ci possono essere (qualche volta il miracolo accade e rispondo speranzoso), ma per rendermi conto della situazione globale del mondo e della mia regione.
Sorvolo tutte le pagine dove prevedo esserci solo schermaglie/dispettucci/frasi "dette" e "non dette" dei nostri governanti, mi leggo la parte che interessa i rinnovi dei contratti, specialmente quando si parla della Marcegaglia (è un tipo "tosto"), mi deprimo nel vedere immagini di guerra, violenza che sempre riempiono le pagine di un giornale.
Quello che però mi cresce dentro mentre sfoglio le pagine, è una sensazione di caos (banche che falliscono, persone che non hanno più il necessario per sopravvivere perchè lo stipendio è miserrimo, prezzi che continuano a salire, stime di inflazione, stime di costi aggiuntivi che dobbiamo sobbarcarci e per finire.... previsione di crescita pari a zero).
Allora cerchi disperato una notizia che ti possa dare una speranza, un qualcosa a cui il tuo stato d'animo si possa aggrappare per sollevarsi e............ti trovi davanti un articolo che dice che la disoccupazione sta di nuovo crescendo.
Giri pagina e sei nella parte che riguarda la tua regione: subito leggi che l'azienda più grossa della zona è in grave crisi e sta per licenziare 1300 operai, che i piani di sviluppo industriali sono bloccati dagli ambientalisti.
Chiudi i giornale e pensi alla tua situazione................
Mentre lo fai, ti metti a girare per le stanze della tua casa, silenziose ma che rispecchiano la vita vissuta da qualcuno (ecco là il pigiama di mia moglie, laggiù il dinosauro del piccolo "uomo delle caverne") e allora qualcosa si accende in te: un calore che nasce dall'amore per quelle persone ora impegnate e non presenti ma che rivredrai presto.
Ora si attenua quel sapore amaro che ti sentivi in bocca e che credevi ti saresti portato dietro per tutta la giornata.
Cominci a pensare che quello che hai letto fa farte di un mondo che sta fuori da queste mura, e che il tuo micromondo è diverso, più bello e che potrebbe portare ad un futuro per te diverso perchè possiedi le chiavi che aprono ogni porta chiusa: l'amore, la fede e la speranza.

giovedì 2 ottobre 2008

Non mi dò per vinto!

I giorni passano (ho fatto un altro segno sul calendario vicino al numero di oggi e li ho contati.......cominciano ad essere tanti da quel giorno...).
La fiducia in un nuovo avvenire comincia a dare segni di cedimento (penso a mia moglie ed al mio unico figlio a cui vorrei poter dare una vita più serena dal lato economico).
Ho deciso di mettere annunci per fare delle ripetizioni (sono un ingegnere e le materie da insegnare sono molteplici e le menti che non "brillano" sono un buon numero).
Questo da un lato mi dà una speranza di riempire quel vuoto che comincio a sentire dentro di me, nella mia testa e da dall'altro mi fa ripensare al periodo universitario in cui "vivevo" con i soldi ricavati dalle tante ore passate al fianco di ragazzi con una gomma della matita tra le labbra, gli occhi fissi al foglio su cui c'era segnato l'esercizio e i soli respiri che si sentivano nella stanza.
Può forse essere poco, ma è sempre qualcosa in questo momento di vuoto, silenzio e impossibilità di prevedere un nuovo futuro.....

mercoledì 1 ottobre 2008

Come fai ad non amarlo!

Sono le 21.30, la giornata volge al termine. Anche oggi non è successo niente nell'ambito lavorativo e sono un po' giù...
La mente vaga mentre, seduto sulla poltrona, guardo il fuoco ardere e crepitare tra scoppiettii e lame rossicce.
Penso:"Non mi sento molto orgoglioso di me, in fondo non ho fatto niente per dare una svolta definiva alla mia vita....Niente telefonate.....niente incontri diretti con il mondo imprenditoriale.....niente....."
"Papppyyyyyy......è ora che vado a dormire"
Ecco....la voce che cancella dalla mia mente ogni doloroso pensiero.
"Sei pronto: messo pigiama....lavati i denti.....fatta pipì.....?"
"Sono pronto". Mi volto ed un essere alto 110cm racchiuso in un pigiama azzurro, pancetta di fuori e un sorriso "da bacio sulle labbra" sta in cima alle scalette del piano ribassato.
"Corri a letto....se ti prendo....."
Seguo lo "zampettare" del piccolo fino al letto matrimoniale (è un viziato, dice che per addormentarsi ha bisogno di spazio!).
Siamo sotto le coperte e l'abbraccio.
Odori e calore mi circondano e mi riempiono il cuore:
-l'odore dei suoi capelli che ti descrivono quello che ha mangiato oggi (ha ancora il brutto vizio di accompagnare il cibo con le dita e, come si sa, le dita prima o poi finiscono anche tra i capelli)
-l'odore della sua pelle, unico, che lo riconoscerei tra mille, l'odore "della vita che scorre in lui".
- Il calore del suo corpo forte, che ancora vorrebbe dare al mondo, ma che piano piano si calma e poi si lascia ad un mare di sogni (dinosauri, cuccioli cerca amici del bosco, la mamma e il papà.....)
Non si muove più....il suo respiro è regolare
Lo intravedo nel semibuio, mi avvicino e passo le mie labbra tra i suoi capelli di seta.
"Ti sentirai ormai un ometto, ma ancora sai di bimbo..... come la prima volta che ti ho visto e feci la stessa cosa su di te, ti baciai i capelli e da quel giorno non ho smesso di desiderare di amarti"
Scendo dal letto e la mia mente è serena, il mio cuore è gonfio di felicità

martedì 30 settembre 2008

Boscaiolo ma non troppo

Ho freddo, ma non mi pare il caso di accendere i termosifoni.
Mi metto una bella e "cicciosa" vestaglia da camera......ho freddo a stare seduto.
Se c'era qui mia moglie mi avrebbe detto:"Sei lagnoso, muoviti, fai ginnastica tu che hai tempo e vedrai come ti scaldi!!!"
Ginnastica....buona idea.....prendo una cassetta e ci metto della legna da ardere (ho il caminetto, saprò accendere il fuoco!)
Esco.....una salita con pendenza 80° mi separa dalla baracca dove c'è il "tesoro".
Comincio a salire con passo deciso, poi un po' meno deciso, poi.......ginocchia!
Il cuore batte forte, il mio orgoglio di scalatore è un po' provato, ma non la decisione di prendere la legna.
Trascino con una corda la cassetta che mi segue scivolando su una melma marronastra ma fortunatamente semicompatta.
La porta è qui davanti a me...l'apro e......tutto è in un ordine perfetto: legna piccola sulla destra, legna da usare appena il fuoco comincia ad ardere al centro, tronchi di mantenimento grossi come una sequoia a sinistra.
Mi tuffo e faccio razzia....riempio la cassetta partendo da destra e finendo a sinistra........
Guardo di nuovo dentro......ora dentro la capanna regna il caos più assoluto!!
"Mio suocero mi ucciderà, ma almeno avrò vissuto le mie ultime ore al caldo. E poi posso sempre dare la colpa al gatto di mia suocera che qualche volta si intrufola dentro per dormire ed ha fatto cadere in avanti la legna. Sì, è stato il gatto"
Scendere è più facile: la cassetta va giù che è una bellezza, basta tenere ben stretta la corda.
Poi con molteplici viaggi, metto la legna nella zona caminetto e mi sento un po' stanco, ma accaldato.
Il fuoco l'accenderò più tardi, quando di nuovo il freddo della casa si farà di nuovo sentire.

lunedì 29 settembre 2008

Perchè mi manchi vecchia scrivania?

Non so perchè e non mi ricordo per quale insano motivo (o preveggenza), ho fotografato la mia ex postazione di lavoro.
Ora che mi ricompare davanti, mi vengono in mente tante "battaglie telefoniche con i fornitori", "mani sudate sul mouse", "trilli di telefono spacca-coronarie".
Ma anche tante risate con i miei colleghi di scrivania accanto: battute su come aveva risposto al telefono un collega ad un cliente, l'ilarità per l'inglese maccaronico con cui avevo risposto ad una telefonata.........
Ora invece sono qui, davanti al video (come quando lavoravo), ma......è il silenzio rotto solo dalla ventola del computer che mi mette a disagio, l'adrenalina che non c'è per ogni squillo di telefono, mi manca persino (e questo è il colmo!!!!) l'urlo del titolare che mi chiama nel suo ufficio per "momming-zarmi".
Mi dico: "tra poco avrai di meglio, vedrai come sarà piena la tua vita di nuovo, altro che stare 8 ore dietro il computer a tracciare linee e progettare serbatoi con il CAD!!!"
Sì ma adesso è adesso, domani è miliardi di respiri più avanti.....

Ma non era influenzata?

Come ogni giorno (e il lunedì è il peggiore!!), devo portare mio figlio alla scuola materna per le 9.00.
Sono le 8.30 e quindi mi sento un super-padre mentre scendo le scale con lui che "zompetta" davanti a me tutto imbacuccato.
Sto per fare l'ultimo gradino della scala interna del garage quando sento....strisch, strisch....
NO...non ci posso credere!!!!
Vedo all'ingresso del garage mia suocera in pigiama, scalza, che scopetta tranquilla il garage facendo dei mucchietti di sporcizia in mille zone del pavimento.
Io: "Ma ieri non mi avevi detto di avere la tosse+mal-di-gola+reumatismi+ saituchestramaledettaccio acciacco avevi?
S: Sì, ma qui se non ci penso io, chi ci pensa alle pulizie. Tu sai che mi opero tra poco (mi si è "scucita" una suocera, ndr) e qui per giorni si accumulerà lo sporco. E poi, se deve venire il carro funebre? Penserà che ero un tipo "zozzo"!!!
La guardo: naso rosso, occhi piccoli-piccoli dalla febbre, pigiama estivo e ho una grande voglia di urlarle:"Corri su di sopra o domani non ci arrivi in sala operatoria perchè ti ricucio io l'intestino con le "grappette da falegname"!!!!!!!
Invece passo avanti, dò un buffetto al mio piccolo eroe che così entra in macchina e si fa legare al seggiolino.
F: "Papà, perchè nonna sta lì a prendere freddo, sul termometro c'è scritto 9 punto 1.?"
Io: Sai figlio, tua nonna è particolare, se non si sente "morire" non sa che è "ancora viva!!!"

sabato 27 settembre 2008

Full immersion in famiglia

:- Papyyyyyyyyyy..........(ore 8.00 del mattimo)
Questa è la voce di mio figlio. Da questo momento, penso, inizia la giornata che sarà composta da:
- vestire la "piccola belva"
- seguire la "piccola belva" nelle sue invenzioni/giochi/voglia di affetto che compongono le ore di un bambino di 5 anni.
- aiutare una moglie provata da una settimana di lavoro (sparecchia la colazione, prepara la stireria, apparecchia per il pranzo, ecc.)
- fare la spesa.......dopo, molto dopo......ora colazione!
Incontro mia moglie in corridoio (si deve essere alzata per seguire il ragazzino nei suoi bisogni), entro in cucina e..........niente!?!
Sulla tavola il deserto, non una tazza, non un biscotto, non un bel niente!!!!!!
Non è diverso da tutte le altre mattine - penso.
Al lavoro: tira fuori le tazze, lo zucchero, i biscotti e prepariamo la moka su fuoco.
Di colpo la cucina si anima: moglie e figlio compaiono come d'incanto....
Mio figlio distribuisce equamente i biscotti: 3 a lui, 2 alla mamma e 1 a me.
Facciamo colazione e il primo a finire è "la piccola belva": 3 biscotti, una ciotola di latte e cioccolato in meno di 2 minuti, poi scompare davanti alla televisione.
Mi moglie ancora osserva la tazza piena di latte e caffè e non dice niente.
Poi con una mossa "bradipa" prende i cereali e li versa nella tazza. Gira il tutto e finalmente sento un alito di vita in lei. Mangia cucchiaiata su cucchiaiata quell'immonda mollezza ad una velocità pari al mio completamento della colazione, lavaggio tazza e cucchiaino, sistemazione biscotti e barba....
No, barba no, perchè appostato dietro la porta c'è mio figlio che mi aspetta al varco e mi prende per mano perchè non trova il dvd che aveva in mente.
Mi affaccio e quello che doveva essere un piano ribassato ora è un tappeto di giocattoli, pezzi di puzzle, macchinine, contenitori rovesciati...il tutto per uno spessore di 10cm!!!!
:- Papà, fai niffe-niffe (come fanno i segugi alla ricerca della preda)
Alzo gli occhi al cielo e poi lo guardo in faccia e vedo due occhioni fieri e sicuri che avrei trovato quello che chiedeva.
Rischiando di rompere tutto quello che calpestavo-scostavo-saltavo, arrivo allo scheletro dei porta dvd (ce ne fosse rimasto uno, dico uno al suo posto). Mi guardo attorno e solo ora interiorizzo che non ho la più pallida idea del titolo.
:- I dinosauri, papà.
MMMMh.....sarà sotto la zona dvd di destra e in quella che spunta da sotto la poltrona?
Ragiono un attimo.........mio figlio è un grande "fetente" e quindi l'ha incastrato tra lo schienale e il cuscino della poltrona, posto secondo lui "mission impossible" da trovare.
Infatti è lì, bello nascosto....
Glielo metto in mano (per il resto è capace di fare da solo) e esco dalla "palude".
Incontro gli occhi verdi e luminosi di mia moglie che dicono:"Sei un papà unico!" e mi dirigo in bagno.

venerdì 26 settembre 2008

Motori di ricerca per offerte di lavoro

Oggi mi sento ottimista.
Avvio il computer e vado all'interno della e-mail dedicata agli annunci di lavoro disponibili.
La barra verde comincia a riempire il rettangolo bianco a fondo schermo (20% poi 40%....) e comincio ad immaginarmi un annuncio del tipo "Si ricerca un responsabile della qualità-produzione-commerciale, con esperienza pluriennale, buona leadership, capace di operare in gruppi di lavoro, laurea in ingegneria elettronica o gestionale, contratto a tempo indeterminato...."
Compare la videata della posta in arrivo e vedo che ci sono vari messaggi da leggere........
Apro il primo, lo scorro fino a vedere la tipologia di persona richiesta e vedo ......... FALEGNAME!!!!
FALEGNAME, MA NON SI ERANO ESTINTI INSIEME AI DINOSAURI!!!!
Passo al secondo messaggio.....ohhhh, questo contiene più voci:
- OPERAIO SETTORE TESSILE. No non fa per me.
- VENDITORE PER NOTA AZIENDA DI MATERASSI DEL PADOVANO. In questo momento i materassi li collauderei e basta facendomi certe dormite!!!!
- SALDATORE. Ecco, se tornassi indietro farei un lavoro come questo (idraulico, imbianchino, piastrellista.....). Non mancano mai nelle richieste di lavoro.
Chiudo tutto e vado nella zona pensatoio (cioè il caro letto fornito di coperta)
Comincio a chiedermi: "Ho 40 anni, alle spalle 13 anni di lavoro con discrete soddisfazioni, un buon curriculum vitae, ma allora perchè sembra che il mondo (lavorativo) voglia solo persone diverse da me?
:- LA GAVETTA, DEVI RIFARE GAVETTA. CHI TI CREDI DI ESSERE!!!!
Sì, è vero quello che mi diceva mio nonno quando avevo finito l'università, ma ora pensavo che qualcosa l'avevo costruito per aspirare a di più......

giovedì 25 settembre 2008

Il tempo passa ...........

Sono sotto la coperta che mi tiene caldo e lascia fuori il freddo di questa stanza da letto e penso.......
Sono ormai mesi che non succede niente di veramente importante lavorativamente (sì, ho mandato curriculun, ho fatto colloqui, mi è stato detto "Ci riserviamo di chiamarla"), ma infondo sono sempre sotto questa coperta e penso......
Mi alzo e vado al computer e scrivo.......ma a chi?
Sono certo che dietro questo schermo c'è qualcuno che passa giornate come me e come me si chiede: "Tutto questo avrà una fine?"
Parliamone e forse qualcosa cambierà.......sicuramente non mi sentirò così solo.

Ma saranno tutti così?

Sono questi i momenti della vita in cui pensi: "C'è un DIO?"
Perchè se c'è, allora puoi stare tranquillo che tutto andrà a finire nel modo migliore.
Ho mandato valanghe di curriculum (diretti alle aziende, agenzie interinali, di persona...) ed ora finalmente un colloquio preselettivo.
Ti prepari:
- pantaloni: meglio "seri" o "sportivi"? MMMMh, "seri", sei sempre un ingegnere.
- camicia: colore intonato con la giacca....ma la giacca non "ingessa" troppo?
IDEONA, scelgo la camicia in base ad un bel maglione.
NO, il maglione sembra non dare la giusta importanza al colloquio e non è d'impatto.
Quindi camicia bianca che va su tutto.
- giacca: bordeaux che "stacca" con la camicia.
- cravatta: niente, non voglio sembrare un pinguino, cazzo ho sempre quarant'anni.
- calzini: mai BIANCHI, bordeaux è meglio.
- Scarpe: nere e abbastanza eleganti
- Capello: appena tagliato dal barbiere.
Bene, si parte........
ANTICAMERA.
Il signore con cui devo parlare non si fa attendere molto.
Cominciamo a parlare della mia vita lavorativa, delle mie mansioni passate e poi andiamo nel dettaglio:
:- Vedo che lei ha ricoperto varie mansioni da responsabile riconosciute solo verbalmente (responsabile ufficio tecnico, responsabile produzione, responsabile macchina a controllo numerico, ecc.)
>> Ero in una piccola azienda in cui ho lavorato per 13 anni, bisognava fare un po' di tutto, anche perchè il titolare non era sempre presente<< :- Leggo che lei era un 7° livello.....dovrà ricominciare da un livello più basso. >> Lo so, ma non vorrei scendere troppo......<< :- Ha problemi a lavorare anche il sabato mattina? >> No, anche perchè SPORADICAMENTE mi capitava anche nella vecchia azienda<< :- Ha problemi a leggere dei layout pneumatici?
>> Ho lavorato per alcune commesse in cui era necessario saperlo fare.<< :- Ora mi compili questo questionario in cui verrà valutata la sua conoscenza del materiale a saldare e pneumatico.
Prendo il foglio e comincio a leggere: una marea di termini tecnici di cui ne sapevo la metà.
Comincio a sudare, le tempie mi cominciano a battere, ma comincio a compilare il foglio.
L'esaminatore torna, dà un'occhiata alle mie risposte, storce un po' il naso e mi fa notare alcuni errori.
Poi compare una signora che dice di dovermi fare un colloquio in inglese....
Panico nero, anzi nerissimo.
Cominciamo a dialogare e capisco che quella che pensavo fosse "ruggine" era invece "fossilizzazione". Mi scuso dicendo che nella mia vecchia azienda c'era un ufficio esteri e che sapevo solo leggerlo e utilizzarlo l'inglese nei cantieri per far capire le direttive agli operai (ero stato all'estero ed avevo comandato una squadra che capiva solo l'inglese).
Altro naso che si "storce". Va via.
L'esaminatore mi dice che questo era tutto e che mi avrebbe fatto sapere per un eventuale colloquio finale (dove finalmente si capiva quanto valevo in moneta sonante).
Esco e mi dico: "Esiste un DIO, LUI vede e provvede"

Il passato non ti molla

Oggi sono in orario: 8.30 il bambino è alla materna.
La suocera non si sente (l'ho intravista dietro la tenda che controllava la mia partenza e l'orologio).
Ma ora.......buttiamoci sul letto sotto ad un bel piumone.
Non avevo mai notato che il soffitto fosse così bianco.
Chiudo gli occhi e penso........
Mi viene in mente il mio vecchio lavoro: tingh (cartellino timbrato) e corri su per le scale.
Saluto i miei colleghi e mi siedo alla mia scrivania. Avvio il computer e già perso alle molteplici e-mail da rispondere.......dring, dring (telefono).
Sì, chi mi vuole......arrivo.
Scendo la scala e vedo 5 operai che mi vengono incontro a testa bassa.
Oddio - penso - cosa può essere successo?
>> Capo - inizia il primo a nome di tutti - non sappiamo cosa fare!<<>> Mandali a casa-risponde tutto assonnato- anzi vedi tu cosa far fare ad ognuno di loro fino al mio arrivo!<<
Mi guardo intorno non dando a vedere il mio disappunto (cazzo.....ma il piano di lavoro è stato inventato).
Dico loro di seguirmi pregando di avere 5 buone idee lavorative.
Giriamo per il capannone e per fortuna trovo loro dei lavori da fare (svasare tubi, iniziare a montare le valvole di una commessa che dovremo consegnare a breve, predisporre la zona di lavoro alla lavorazione.....)
Mi sveglio e vedo il solito bianco soffitto.
Ma ti manca tanto quel lavoro?????
No, ma il contatto umano e il sentirmi utile...quello sì.

mercoledì 24 settembre 2008

Oggi mia suocera...

rrrrrroooonnnnffff.........dring!!!!!!! (citofono)
Te possino a chiunque!!!!!
Le ciabatte, dove sono quelle stra-ma-le-det-tis-sime ciabatte.
(Mi alzo e so già nel profondo di me che è mia suocera)
"Siiiiii?"
:-Oggi il piccolo non va alla materna????
"Ceeeerto, il tempo che mi vesta."
:- Pelandrone, dovresti essere in piedi dalle 6.30 ed ora sono le 8.50 e tu sei ancora in queste condizioni!!!!!!!!!
Mia suocera oggi vuole piantare una "grana" mondiale perché da due giorni porto il bambino all'asilo secondo lei fuori tempo massimo....... le 9.00!!!
E sì che la scuola dista da casa 5 minuti di macchina!!!!
Ma dico io... ci dovrà pur essere almeno il vantaggio di poter dormire un'ora di più perchè non devi recarti ad un'ora prestabilita (le ore 8.00) al lavoro...o no?
Porta che sbatte, passi "elefanteschi" su per le scale ed ecco LEI, nel pieno della sua bruttezza, LA SUOCERA........