Lettori fissi

giovedì 25 settembre 2008

Il passato non ti molla

Oggi sono in orario: 8.30 il bambino è alla materna.
La suocera non si sente (l'ho intravista dietro la tenda che controllava la mia partenza e l'orologio).
Ma ora.......buttiamoci sul letto sotto ad un bel piumone.
Non avevo mai notato che il soffitto fosse così bianco.
Chiudo gli occhi e penso........
Mi viene in mente il mio vecchio lavoro: tingh (cartellino timbrato) e corri su per le scale.
Saluto i miei colleghi e mi siedo alla mia scrivania. Avvio il computer e già perso alle molteplici e-mail da rispondere.......dring, dring (telefono).
Sì, chi mi vuole......arrivo.
Scendo la scala e vedo 5 operai che mi vengono incontro a testa bassa.
Oddio - penso - cosa può essere successo?
>> Capo - inizia il primo a nome di tutti - non sappiamo cosa fare!<<>> Mandali a casa-risponde tutto assonnato- anzi vedi tu cosa far fare ad ognuno di loro fino al mio arrivo!<<
Mi guardo intorno non dando a vedere il mio disappunto (cazzo.....ma il piano di lavoro è stato inventato).
Dico loro di seguirmi pregando di avere 5 buone idee lavorative.
Giriamo per il capannone e per fortuna trovo loro dei lavori da fare (svasare tubi, iniziare a montare le valvole di una commessa che dovremo consegnare a breve, predisporre la zona di lavoro alla lavorazione.....)
Mi sveglio e vedo il solito bianco soffitto.
Ma ti manca tanto quel lavoro?????
No, ma il contatto umano e il sentirmi utile...quello sì.

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