Lettori fissi

giovedì 25 settembre 2008

Ma saranno tutti così?

Sono questi i momenti della vita in cui pensi: "C'è un DIO?"
Perchè se c'è, allora puoi stare tranquillo che tutto andrà a finire nel modo migliore.
Ho mandato valanghe di curriculum (diretti alle aziende, agenzie interinali, di persona...) ed ora finalmente un colloquio preselettivo.
Ti prepari:
- pantaloni: meglio "seri" o "sportivi"? MMMMh, "seri", sei sempre un ingegnere.
- camicia: colore intonato con la giacca....ma la giacca non "ingessa" troppo?
IDEONA, scelgo la camicia in base ad un bel maglione.
NO, il maglione sembra non dare la giusta importanza al colloquio e non è d'impatto.
Quindi camicia bianca che va su tutto.
- giacca: bordeaux che "stacca" con la camicia.
- cravatta: niente, non voglio sembrare un pinguino, cazzo ho sempre quarant'anni.
- calzini: mai BIANCHI, bordeaux è meglio.
- Scarpe: nere e abbastanza eleganti
- Capello: appena tagliato dal barbiere.
Bene, si parte........
ANTICAMERA.
Il signore con cui devo parlare non si fa attendere molto.
Cominciamo a parlare della mia vita lavorativa, delle mie mansioni passate e poi andiamo nel dettaglio:
:- Vedo che lei ha ricoperto varie mansioni da responsabile riconosciute solo verbalmente (responsabile ufficio tecnico, responsabile produzione, responsabile macchina a controllo numerico, ecc.)
>> Ero in una piccola azienda in cui ho lavorato per 13 anni, bisognava fare un po' di tutto, anche perchè il titolare non era sempre presente<< :- Leggo che lei era un 7° livello.....dovrà ricominciare da un livello più basso. >> Lo so, ma non vorrei scendere troppo......<< :- Ha problemi a lavorare anche il sabato mattina? >> No, anche perchè SPORADICAMENTE mi capitava anche nella vecchia azienda<< :- Ha problemi a leggere dei layout pneumatici?
>> Ho lavorato per alcune commesse in cui era necessario saperlo fare.<< :- Ora mi compili questo questionario in cui verrà valutata la sua conoscenza del materiale a saldare e pneumatico.
Prendo il foglio e comincio a leggere: una marea di termini tecnici di cui ne sapevo la metà.
Comincio a sudare, le tempie mi cominciano a battere, ma comincio a compilare il foglio.
L'esaminatore torna, dà un'occhiata alle mie risposte, storce un po' il naso e mi fa notare alcuni errori.
Poi compare una signora che dice di dovermi fare un colloquio in inglese....
Panico nero, anzi nerissimo.
Cominciamo a dialogare e capisco che quella che pensavo fosse "ruggine" era invece "fossilizzazione". Mi scuso dicendo che nella mia vecchia azienda c'era un ufficio esteri e che sapevo solo leggerlo e utilizzarlo l'inglese nei cantieri per far capire le direttive agli operai (ero stato all'estero ed avevo comandato una squadra che capiva solo l'inglese).
Altro naso che si "storce". Va via.
L'esaminatore mi dice che questo era tutto e che mi avrebbe fatto sapere per un eventuale colloquio finale (dove finalmente si capiva quanto valevo in moneta sonante).
Esco e mi dico: "Esiste un DIO, LUI vede e provvede"

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