Lettori fissi

martedì 4 novembre 2008

Presente e futuro

Alcune persone mi hanno fatto notare che i miei post sono "pesanti".
Non si rendono conto che è molto difficile dopo 13 anni che hai lavorato, che ti eri costruito un mondo fatto di responsabilità, di persone con le quali interagivi e passavi l'90% della tua vita, trovare un equilibrio, ora che tutto fa parte del passato.
Il presente, la mia vita ora cosa è: portare e andare a riprendere mio figlio alla materna, mandare curriculum e fare eventuali colloqui di lavoro quando sei chiamato, aspettare i risultati, aspettare una eventuale visita fiscale o una risposta dagli avvocati, imbottirmi la testa di parole e concetti in lingua inglese.
Però non mi arrendo, sento che devo resistere e che forse è in arrivo una telefonata che porterà ad una svolta la mia vita.
Non si può morire dentro e perdere fiducia dell'attimo futuro. Non mi sento destinato a questo, a perdere la certezza che c'è un "io" che vale e che verrà messo a frutto. Questa è solo una pausa, una prova di nervi che mi deve permettere di far crescere dentro di me la consapevolezza che valgo e che alla fine tutto questo avrà un termine. Forza, sento che anche se tutto quello che sta intorno a me non manda messaggi rassicuranti, saprò cogliere l'occasione per rimettermi in moto, perchè questa non è la mia vera vita, ma un ponte verso un lavoro migliore.

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