Lettori fissi

domenica 12 ottobre 2008

Domenica serena

Finalmente dopo parecchi mesi, ho passato una domenica serena con la mia famiglia.
La mattina l'ho trascorsa in riva alla spiaggia con mio figlio e i miei genitori.
Sono state ore piacevoli a camminare sulla sabbia sotto un bel sole che ti dava ancora l'impressione che l'estate non era finita (quello che ti faceva capire che invece lo era, lo scorgevi intorno a te: mancanza di ombrelloni, di gente in costume e solo persone che correvano con le cuffiette nelle orecchie o passeggiavano parlando di lavoro).
Mi sentivo finalmente libero dagli orari: due mesi con la fobia della visita fiscale di controllo sono risultati pesanti da passare: sempre a casa dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00 di tutti i santi giorni, sabati e domeniche incluse.
Invece ieri sera, verso le 18.10, una signora è venuta, ha compilato un modello INPS dove confermava la patologia riscontratami dal mio medico specialista ed i giorni da stare a casa in "malattia" e poi, salutandomi, se ne è andata.
Forse un giorno avrò voglia di scrivere qualcosa sulla mia storia lavorativa di questo ultimo anno che mi ha portato alla fine a dover tra poco lasciare il mio posto di lavoro dopo 13 anni (una storia fatta di mobbing, dequalificazione professionale, mancanza di fiducia tra me e il titolare, richiesta di risarcimento danni teoricamente da me causati all'azienda e diminuzione di stipendio senza giusti motivi, attacchi di panico e ansia ogni volta che mettevo piede in azienda).
Ma di questo ora non ho voglia di dilungarmi.
L'aria sulla spiaggia era piena di iodio e il sole mi scaldava la pelle; mio figlio correva sul bagnasciuga lanciando bastoncini in acqua dicendo tutto soddisfatto "Papy, guarda che ho varato una nave!".
I miei genitori parlavano tra di loro e ogni tanto si avvicinavano per chiedere se c'erano novità.
Alla mia risposta negativa, cercavano di tirarmi su di morale con le solite frasi:"Vedrai capiterà l'occasione!" oppure "Abbi pazienza, mi sento che andrà a finire tutto bene!".
Torniamo tutti alle nostre case.
Mia moglie ci aspetta e dopo un pranzetto a base di tagliatelle al ragù e pollo arrosto con le patate, ci riposiamo il tempo di fare i piatti per poi di nuovo uscire e fare tutti e tre una passeggiata nel centro della città tra i negozi aperti, bancarelle in piazza e dolcetti "gommosi" di cui siamo tutti golosi.
Così è passata una domenica finalmente normale, senza l'oppressione degli orari, cercando di non pensare al lunedì di cui non hai la più lontana idea di come sarà (o lo sai benissimo visto i precedenti, ma speri che accada qualcosa che lo cambi in maniera radicale).

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