Lettori fissi

venerdì 28 novembre 2008

Se non c'è la salute.........

Me ne sto qui a guardare il telefono: squilla - mi dico - o almeno fai "ding" per farmi capire che è arrivata una sms!!!!
Sono stufo di aspettare un segno di vita dai miei avvocati (che siano ai Caraibi quelli di parte avversa?)
- Dring.... - finalmente!
E' mia sorella (ne ho 3 di sorelle).
Mi chiede come vanno le cose. Rispondo che sono in attesa delle risposte degli avvocati di parte avversa, ma per il resto va bene, siamo tutti in salute (già, la salute, bene al quale si dà una importanza limitata, come se ci dovesse essere per dovere divino).
Mi racconta di suo marito (mio grande amico dall'infanzia): ha dei noduli alla tiroide e si deve operare dopo che ha fatto le analisi del sangue.
Le dico che mi dispiace (e altre cose di rito) e poi ci lasciamo con la promessa di vederci.
Certe cose succedono proprio nel momento in cui ti senti un "niente" su questa terra (non hai un lavoro, stai aspettando risposte e sopravvivi).
HAI LA SALUTE, BESTIA!!!!!
Quindi qualunque cosa mi può succedere nella vita, posso lottare, sbattermi, reagire ai colpi inferti da chiunque......

giovedì 27 novembre 2008

Il silenzio di una donna che soffriva....

Dato che gli avvocati di parte avversa non si sono ancora fatti sentire (e la cosa comincia ad irritarmi non poco), oggi ho dedicato parte della mia giornata a pensare alla vita che facevo prima quando lavoravo.
Ho deciso di pensare come era la mia vita al di fuori del lavoro e quello che ho visto dentro di me non mi è piaciuto: dedicavo molto tempo al gioco con mio figlio dopo che l'avevo "ritirato" dalle nonne, cenavo con la mia famiglia e, scambiate poche parole con mia moglie su come era andata la giornata, andavo ad addormentare mio figlio e poi a letto stanco per tutto quello che avevo "dato" al lavoro.
Ora che il lavoro non c'è più, mi accorgo che la mia vita aveva perso una componente importante: il rapporto con mia moglie. Quanto tempo le ho dedicato negli ultimi anni? Veramente poco, dato che anche lei lavora e torna a casa non prima delle 19.00 (la mia uscita era alle 17.15). Quindi appena arrivata, si metteva a preparare la cena, mangiavamo e, mentre sparecchiavo e facevo partire la lavastoviglie, lei stava con il bambino e giocava un po' con lui. Poi si metteva il pigiama al bambino ed io scomparivo con lui per poi non farmi più vedere (schiantavo sotto le coperte).
Ma lei, mia moglie, che cosa rimaneva da fare? Io non c'ero più, non sempre si ha voglia di leggere o vedere un film......Puliva la cucina e poi andava a letto.
Se ci penso adesso, mi sento una "merda": il lavoro con tutta la stanchezza e la voglia di dimenticare le arrabbiature avute, non vale il desiderio di esistere di una donna.
Pensando poi a quello che mi ha "regalato" 13 anni di lavoro (un calcio in c...o), credo che questo periodo mi sia stato dato per cercare di riportare nella mia vita l'unica persona che veramente vale nella mia vita: mia moglie, una piccola donna bionda che tanto ha sofferto per causa mia.

mercoledì 26 novembre 2008

Ritorno al presente....

La chiacchierata con l'ex compagno di università non è che mi abbia un granchè tirato su di morale. Ovunque c'è aria di crisi (senti i TG, leggi i giornali, senti promesse da parte del governo di aiuti che non si sa che fine faranno).
Ti chiedi allora se potevi risparmiarti tutto questo: lasciare un posto di lavoro sicuro in un momento di recessione. Stranamente la risposta è semplice (è forse un po' irrazionale): dovevo lasciare quel posto di lavoro, a prescindere dalla "spintarella" fornitami dalle parole del mio ex titolare. Ormai erano un paio di anni che dentro di me sentivo che quel posto di lavoro non mi avrebbe accompagnato alla pensione (troppe erano le cose su cui non ero daccordo, specialmente riguardo la superficialità di alcune risposte da parte del mio ex titolare). L'azienda negli anni era cresciuta, nel 2007 ci siamo trasferiti in un capannone nuovo da 3000mq, il lavoro c'era e si lavorava parecchio.
Poi alleanze con aziende secondo me poco serie, la mancanza di personale specializzato (perchè si era licenziato) nel lavoro da compiere nei cantieri esterni, hanno fatto nascere una situazione di mancanza di lavoro nel 2008 che ha portato, insieme alla compressione degli ordini da parte del maggior cliente, a molteplici licenziamenti di operai ed ad un accanimento nei miei confronti nato anche da forniture non impeccabili derivate da progetti da me eseguiti.
L'intenzione di mettermi fuori da quell'azienda in tutti i modi, senza un tentativo di riconciliazione, mi dà il segno che il tempo dell'addio era giunto, senza possibilità di ripensamenti.
Ora aspetto la conclusione di questa lunga diatriba tra avvocati per trovare nuovi stimoli in un nuovo lavoro (sono sicuro di questo, anche se il mondo mi vuole "affossare").

martedì 25 novembre 2008

Un tuffo nel passato......

Destino ha voluto che dopo 14 anni ho avuto una conversazione telefonica con una persona che non vedevo dai tempi dell'università: quante ore passate sui libri a studiare materie impossibili da memorizzare, esercizi da risolvere con astrazioni matematiche da fantascienza....quante risate ci siamo fatti a quei tempi......
Paolo, così si chiama questa persona, me lo ricordo sempre sorridente, vulcanico estroverso.
Ha girato il mondo: è stato tre anni in America e due anni a Shangay dopo che aveva avuto una esperienza lavorativa nelle Marche che aveva reputato poco qualificante.
Ed ecco che arriva il giorno che ho bisogno di trovare un nuovo lavoro e mi fanno il suo nome: ora lavora di nuovo nelle Marche, è una figura importante nella sua azienda, ma come in tutte il lavoro scarseggia, gli operai vanno in cassa integrazione, segno di un periodo nero della storia economica italiana.
Parliamo a lungo della mia storia, non si capacita di come possa lasciare un posto di lavoro sicuro per il nulla (almeno la cassa integrazione). Spiego che gli avvocati che mi seguono hanno provato anche quella strada, ma non c'è stato verso per vari motivi, l'unica strada è stata quella di accettare una buona uscita (speriamo sostanziosa).
Forse oggi so l'importo che mi permetterà di sopravvivere per un po', in attesa che qualcosa succeda a livello lavorativo.
Sono sempre un ingegnere con 13 anni di esperienza in molteplici funzioni, sono giovane e la forza per adesso non mi manca (tre mesi a casa mi hanno quasi guarito dai postumi di anni di angherie).

lunedì 24 novembre 2008

Siamo ormai arrivati alle fasi finali (o no?)

Dopo mesi di attesa, recluso a casa per una malattia insorta dai torti subiti sul luogo di lavoro, forse tra oggi e domani vedrò i miei avvocati per sapere quanto valgono 13 anni di lavoro nella mia vecchia azienda. Questo pensiero mi inquieta, vista la leggerezza del mio ex titolare nel modo di disfarsi di persone valide (oltre a me, sta mettendo sotto pressione un capocantiere con una esperienza insostituibile per una azienda).
Spero che l'importo sia adeguato a permettermi di vivere tranquillo per un certo periodo nel quale posso costruirmi una nuova vita lavorativa (sono ancora in attesa dei risultati di due colloqui fatti e tra qualche giorno vorrei iscrivermi a dei corsi di formazione sul fotovoltaico).
Tolte le spese degli avvocati, quello che rimane deve essere un valore tale da farmi dare una svolta alla mia vita, che ora sento stia diventando quasi invivibile (mi sento molto teso perchè ho poca fiducia nel mio ex datore di lavoro e dover rigettare l'offerta perchè troppo bassa comporterebbe altro tempo e altra tensione che vorrei risparmiare a me e alla mia famiglia).
In questo fine settimana ho fatto molte cose sbagliate, ero molto stanco mentalmente da non vedere che intorno a me non ero l'unico che aveva avuto una settimana dura: ho fatto sempre arrabbiare mia moglie, unico capro espiatorio (il cucciolo è impossibile fargli qualcosa, è come un'anguilla-flash, un momento c'è vicino a te e quello dopo canta insieme ai suoi giocattoli).
Speriamo che nei prossimi giorni si allenti in me un po' la tensione e la voglia di avere risposte immediate, subito e positive (non dipende da te la risposta che avrai, ma da come hanno trattato gli avvocati!!!).
Basta, per oggi, a domani con notizie spero migliori (ed con uno scrittore meno palloso e insofferente!!)

giovedì 20 novembre 2008

Niente di nuovo sul fronte avvocati........

Sono passati ormai più di quindici giorni da quando ho parlato con l'avvocato su come sbloccare definitivamente la vertenza con il mio ex datore di lavoro (gli ho detto di valutare con la parte avversa l'entità della uscita senza impuntarsi troppo).
In questi giorni ho mandato e-mail e sms di sollecito per avere informazioni, ma sembrerebbe che la quantificazione dell'importo sia equivalente a produrre la "finanziaria di fine anno per l'anno 2009 in Italia".
Sono stanco di questo silenzio, sono anche amareggiato nel sentire che la mia storia non è l'unica che si è compiuta in quell'azienda (vedere post precedente).
Non so più che pensare, ma sono "stufo" di stare a casa (anche i risultati dei colloqui vanno a rilento).
Cerco di tenermi su con pensieri positivi e riprendendo dimestichezza con l'inglese, ma tutto ha un limite che sento che per la mia pazienza è quasi giunto.
Anche scrivere mi comincia a pesare perchè sento di non essere propositivo....... sono "palloso".......
Speriamo di poter cambiare umore presto, in meglio o in peggio......
VOGLIO NOTIZIE DAL MONDO ESTERNO!!!!!!!!!

martedì 18 novembre 2008

Telefonata a sorpresa......

Sto mangiando e guardo l'ennesimo telegiornale che riporta le solite notizie (vertenza Alitalia, suocera uccisa dal genero, morti sui luoghi di lavoro...).
Squilla il cellulare e sento dall'altra parte la voce di un mio caro operaio, forse il migliore che ho conosciuto nei miei 13 anni di lavoro.
Vuole un mio consiglio: il datore di lavoro (che era anche il mio) è da due mesi che gli toglie senza motivazioni "intelligenti" quasi 500 euro dallo stipendio (il superminimo e il premio produzione).
Tenendo conto che questa persona vive nell'azienda (nel senso che gli hanno ricavato una stanza dove appoggiarsi essendo di BARI) e torna a casa solo per il fine settimana (quindi vede pochissimo la moglie e la figlia), tutto questo mi fa riflettere. Lo ascolto (ormai per tutti in azienda sono quello che ha sfidato "il titolare impazzito"), cerco di dargli dei consigli vista la mia lunga esperienza (gli ho dato il numero di telefono del sindacato "ufficio vertenze" a cui si può rivolgere, per iniziare) e anche la mia disponibilità ad un successivo incontro (andremo a berci una birra insieme!!).
Mi informo su come va l'azienda: ha assunto 3 nuovi operai essendo il carico di lavoro aumentato (come avevo previsto a settembre nel mio planning 2008) e una nuova segretaria.
Quindi mi chiedo perchè il titolare si vuole comportare così verso una persona che ha una esperienza di cantiere decennale, una capacità di problem solving elevata ed è anche il rappresentante dei lavoratori. Ci vedo molto una similitudine con il mio caso, ma non posso credere che il mio ex titolare cerchi di far andare via le persone con più esperienza (se non c'era questo operaio non so come avrebbe portato a termine molti lavori in cantieri esterni).
La vita è strana, ma in un certo senso quando stavo in azienda me lo sentivo che sarebbe capitato qualcosa anche a quell'operaio che prendeva uno stipendio come il mio (e se lo meritava).

lunedì 17 novembre 2008

Come hai vissuto queste ultime settimane di vita?

Il fine settimana passa veloce tra fare la spesa, seguire un po' il bambino e avere un po' di tempo per stare con la moglie (anche se questo tempo non basta mai).
Il voler essere ligi alle finetre imposte dall'eventuale visita fiscale (10.00÷12.00 e 17.00÷19.00) non mi permette di fare escursioni con la mia piccola famiglia da nessuna parte, ma solo corte passeggiate.
Ripenso, qualche volta, a come erano i fine settimana quando avevo alle spalle una settimana lavorativa e mi accorgo che non erano molto diversi da quelli attuali: forse ora c'è una diversa tensione emotiva accumulata (in una settimana di lavoro se ne accumulano di arrabbiature che ti logorano psicologicamente, ora c'è una insoddisfazione per come molte volte "spreco" le mie giornate durante la settimana). Sono molto occupato a mettermi al pari con l'inglese, ma molte volte la mia testa divaga e divento uno scolaro disattento (mia moglie che corregge i miei "capolavori" se ne accorge e un po' si arrabbia). Vorrei fare di più, seguire tutta la lista di cose che mi consiglia di fare mia moglie (tenere più in ordine casa, fare ginnastica, ecc.), ma ci sono momenti che ho bisogno di fermarmi e pensare. Ora ho molto tempo per farlo e mi rendo conto di quanto sono stato chiuso in me stesso negli ultimi anni di lavoro, di quanto non ho vissuto nei momenti liberi (con mia moglie ero abituato a starle vicino a parlare per ore di tutto ed insieme siamo riusciti a superare tanti ostacoli in 20 anni che ci conosciamo).
Quando lavoravo invece pensavo solo a quanto ero stanco della giornata ed a trovare serenità giocando con mio figlio.
Sento che tutto quello che è successo in questo ultimo anno ha un senso che va aldilà del solo cambio di lavoro: forse è giunto il momento di una sferzata a tutta la mia vita, ad una rinnovata vita familiare in cui mia moglie sia più presente.

venerdì 14 novembre 2008

Siamo liberi di scegliere?

Oggi sento strano: dopo aver passato ieri la giornata tra vaccinazioni di mio figlio (bimbo solido, indistruttibile, fiero....tutto la madre) ed il pomeriggio anche con una moglie veramente allo stremo delle forze (ma oggi è di nuovo al lavoro, forza ed esempio di solidità della mia vita), sono qui che penso al mio futuro prossimo.
Tra non molto sarò libero dal vecchio lavoro ed un mondo si apre davanti a me: sento sulla mia schiena il bagaglio delle esperienze lavorative accumulate nel corso di 13 anni di lavoro, ma le strade che ho davanti non mi sono molto chiare.
Mi sento un po' demoralizzato (ho fatto tanti colloqui e sembra che una figura come la mia sia poco "spendibile" nel mondo del lavoro).
Mettermi in proprio mi dà da pensare: in fondo tutto quello che so fare è in funzione di un sistema aziendale (responsabile di produzione, responsabile ufficio tecnico, responsabile della sicurezza, responsabile della qualità), sistema che ho capacità di far crescere ed ottimizzare.
L'entrata nel mondo del lavoro, se non avviene attraverso l'impiego in un ramo aziendale, lo vedo con tempi abbastanza lunghi: devo qualificarmi in almeno un settore (penso le fonti rinnovabili come il fotovoltaico e l'eolico), ma anche, forse per deformazione mentale dovuta al mio ex lavoro, lo studio del trasporto dei gas allo stato liquido attraverso le gasiere (ho lavorato in Egitto in una impresa che comprimeva il gas e ho visto la convenienza di questo metodo rispetto agli oleodotti).
Leggo tanto di questi due settori e rimango molto colpito che ci potrebbero essere molte possibilità di lavoro. Quindi mi sento abbastanza ottimista per il futuro, perchè anche se non me ne accorgo, mi sto già incamminando verso l'uscita del tunnel.

mercoledì 12 novembre 2008

Consigli da non buttare....

Oggi vi voglio far leggere alcune righe di un articolo che ho trovato su internet che riguardano persone nella mia condizione: sono consigli che trovo utili:
<<Avere coscienza delle proprie capacità: qual è l’ultima volta che abbiamo scritto il cv? Lo consideriamo lo strumento per cercare lavoro. Invece, è il modo per avere memoria dei progressi. Per prendere consapevolezza di come si sono sviluppate le nostre competenze, di quali capacità abbiamo acquisito.
Capire dove va la nostra azienda: non occuparsene deriva dal sentirsi troppo sicuri del posto che abbiamo. Sono pochi i dipendenti che cercano di capire le scelte strategiche dell’azienda. E di adeguare di conseguenza le loro competenze.
Costruire un network di relazioni: non basta rispondere “Accept” all’invito di un social network sul web per costruire una rete di relazioni. Nel lavoro conosciamo clienti, fornitori... Ma non teniamo l’agenda dei contatti. Invece, potrebbero essere utili per muoverci più efficacemente sul mercato del lavoro.
Continuare a puntare molto in alto: magari lo facevate nei primi anni. Non sedetevi proprio adesso. Il consiglio è semplice: ponetevi standard elevati, non temete di confrontarvi con i migliori professionisti del vostro campo.>>
Sono frasi che mi fanno pensare al periodo in cui lavoravo e che in parte penso di aver messo in atto. Quella che mi colpisce di più è l'ultima: intorno a me tutti mi dicono di non puntare in alto, se voglio trovare un altro lavoro (mia suocera mi consiglia di andare a cercare lavoro in un'azienda che pulisce le fosse biologiche!).
Non prendete queste righe per "oro colato", ma rifletteteci come ho fatto io.

martedì 11 novembre 2008

Il Natale è vicino?

Si comincia ad avvicinare il Natale ed è tempo di pensare ai regali.
Sento le persone intorno a me (specialmente le mie sorelle) e di aria natalizia neanche un grammo.
Tutte a dire: "Quest'anno i regali si fanno solo ai bambini......Non ci sono soldi......Buuuuh....Snif..."
Ieri ho comprato un po' di regali per Natale per il piccolo, uno da parte della nonna e una da parte nostra e stiamo stilando, io e mia moglie, la lista regali per tutti.
Voi che mi leggete potrete pensare:"Ma siete impazziti? E i soldi per tutti i regali?"
Non dovete pensare che faremo chissà che regali: basta un pensierino (una scatola di cioccolatini, una bottiglia di buon vino o liquore per i più grandi, massimo una cravatta). Per i bambini spenderemo un po' di più, ma che Natale è senza regali sotto l'albero specialmente per i più piccoli (quest'anno c'è anche una new entry e quindi Enry non è più solo).
Certo il pensiero che sono senza lavoro, che con quello che mi liquiderà l'azienda dovrò andarci avanti non si sa quanto (vorrei seguire anche dei convegni sul fotovoltaico che hanno un prezzo), dovrei sentirmi un po' giù. Fortunatamente sono per adesso speranzoso e non vedo l'ora che questo 2008 finisca e che il 2009 sia un anno di svolta in meglio. Sono certo che ormai siamo alla fine con il contenzioso con la mia vecchia azienda (i tempi si prolungano per la perizia di parte che deve fare i conteggi esatti e poi dovremo andare davanti all'ufficiale del lavoro). Devo avere fiducia e forza d'animo e sicuramente per Natale le cose saranno migliori di adesso.

lunedì 10 novembre 2008

Domenica all'inglese

Come previsto, mia moglie ha voluto fare la verifica del mio inglese: risultato........un disastro!!!
Allora ha preso il workbook e ha verificato gli esercizi che avevo fatto: neanche uno!!!!
Mi ha cominciato ad urlare cose del tipo: non si fanno le cose in questo modo superficiale, oppure che entro una settimana vuole fare conversazione in inglese con me, ecc. ecc. (non vi sto ha sfinire con tutto quello si aspetta da me).
Allora ho cominciato dal primo esercizio e a testa bassa ho cominciato a fare gli esercizi come un bravo scolaretto. Andando avanti mi sono reso conto che la mia conoscenza dell'inglese è veramente insoddisfacente (una volta la risposta me l'ha suggerita mio figlio di 5 anni!!!).
Credo che cercherò di fare il più possibile per rientrare nella votazione "sufficiente in inglese parlato e scritto", ne va del mio futuro lavorativo.
In questa settimana mi aspetto molte risposte: l'avvocato mi deve chiamare per chiudere con la mia vecchia azienda (o dire se devo prendere altri giorni di malattia), alcune aziende mi devono riferire l'esito dei colloqui fatti nelle scorse settimane.
Nel frattempo: inglese + inglese + inglese !!!!!!

venerdì 7 novembre 2008

Settimana molto impegnativa.......

Oggi mi sento stanco, ma soddisfatto.
Penso a questa settimana e penso a quante cose sono accadute: finalmente sto concludendo la vertenza con la mia ex azienda (aspetto solo di essere chiamato per firmare le carte per lasciarla definitivamente), ho sostenuto due colloqui di cui uno in una azienda che mi piace (diventerei il direttore di produzione).
Ora mi voglio un attimo riposare e pensare positivo: davanti ho un fine settimana (anche se rovinato dagli orari di una eventuale visita fiscale) da passare con la mia famiglia e questo mi rende felice.
Il mio bambino cresce sereno e pieno di salute (è la gioia della mia vita) e mia moglie è sempre pronta per "rendermi la vita impossibile" con le eventuali verifiche di inglese (ma lo fa per il mio bene, sa quanto è importante che riprenda padronanza di quella lingua).
Il tempo ormai è sempre più nebbioso e fuori è freddo: l'inverno si sta avvicinando e già penso al Natale.....chissà come sarà e che lavoro starò cominciando a svolgere?

giovedì 6 novembre 2008

Rimettersi a fare inglese a 40 anni.......

Dopo una figura a dir poco meschina durante un colloquio di lavoro che contemplava una conversazione in inglese, ho deciso di "togliere la ruggine" all'inglese scolastico di 22 anni fa.
Mia moglie lavora nel campo dell'editoria e mi ha portato dei corsi con CD annessi (workbook and student's book) per poter compiere quest'opera miracolosa di recupero.
Appena ho sentito la prima unit ho capito che mio figlio di 5 anni ha più padronanza di me della lingua inglese (la fa alla materna).
Per nulla scoraggiato, mi sono spremuto le meningi ed ho cercato di far riaffiorare alla mente tutto quello che mi ricordavo (vocaboli = circa zero, costruzioni grammaticali = così così, ascolto di una persona che parlava in inglese tenendo io sotto il libro = quasi un pianto.....).
Ho sempre odiato l'inglese, amavo tanto fare a scuola il francese anche se grammaticalmente molto più difficile. Ma l'inglese è la lingua "universale" e chi non la conosce bene viene trattato peggio di un analfabeta.
Piano piano, con tanta pazienza, ho cercato di seguire tutto il primo CD: penso che dovrò rifarlo almeno un paio di volte ed una insieme a mia moglie (gulp!) che è una super-mega-perfezionista (alla fine se si arrabbia, toccherà parlare in casa solo in inglese: morirò di fame!!!!!!).
Sono però sicuro che se ci mette tutta la sua determinazione, mia moglie mi farà diventare un perfetto inglese (voi non capite quanto è testarda e risoltuta nei suoi obiettivi).
Da parte mia, che se fosse per me farei altre cose, cercherò di inibire qualunque voglia che mi verrà di "strangolarla".

mercoledì 5 novembre 2008

Oggi mi sembra tutto chiaro.....

Non riesco a capire perchè, ma oggi mi sento positivo (forse perchè è una bella giornata di sole o perchè questa mattina ho fatto un nuovo colloquio di lavoro).
Credo, come dicevo sul post di ieri, che sia stupido abbattersi se per non certo periodo la vita scorre senza scossoni e non riesci a dare un senso alle tue giornate.
La giornata è anche composta da momenti di noia, di apprensione, di voglia di "battere la testa sul muro", ma è anche di speranza, di attesa che qualcosa cambi e di momenti sereni.
In questo momento sento che sono in piena evoluzione (si sta chiudendo definitavamente il contenzioso con la mia ex azienda, aspetto risposte da colloqui effettuati e ho in vista nuovi colloqui).
Tutto dentro di me è proiettato al cambiamento e alla sensazione che questi sono gli ultimi momenti di solitudine: tra non molto sarò di nuovo immerso in un lavoro (che mi piaccia o no, ma consapevole che potrebbe anche non durare in eterno).
Voglio lavorare e lasciarmi tutto quello che è successo nei tredici anni passati nella vecchia azienda, alle spalle. Cambiare lavoro è come rinascere, sei un uomo nuovo con alle spalle l'esperienza del passato da mettere a frutto.
Aspetto, ma con la consapevolezza che l'attesa non sarà lunga......

martedì 4 novembre 2008

Presente e futuro

Alcune persone mi hanno fatto notare che i miei post sono "pesanti".
Non si rendono conto che è molto difficile dopo 13 anni che hai lavorato, che ti eri costruito un mondo fatto di responsabilità, di persone con le quali interagivi e passavi l'90% della tua vita, trovare un equilibrio, ora che tutto fa parte del passato.
Il presente, la mia vita ora cosa è: portare e andare a riprendere mio figlio alla materna, mandare curriculum e fare eventuali colloqui di lavoro quando sei chiamato, aspettare i risultati, aspettare una eventuale visita fiscale o una risposta dagli avvocati, imbottirmi la testa di parole e concetti in lingua inglese.
Però non mi arrendo, sento che devo resistere e che forse è in arrivo una telefonata che porterà ad una svolta la mia vita.
Non si può morire dentro e perdere fiducia dell'attimo futuro. Non mi sento destinato a questo, a perdere la certezza che c'è un "io" che vale e che verrà messo a frutto. Questa è solo una pausa, una prova di nervi che mi deve permettere di far crescere dentro di me la consapevolezza che valgo e che alla fine tutto questo avrà un termine. Forza, sento che anche se tutto quello che sta intorno a me non manda messaggi rassicuranti, saprò cogliere l'occasione per rimettermi in moto, perchè questa non è la mia vera vita, ma un ponte verso un lavoro migliore.

lunedì 3 novembre 2008

Novembre, inizia un altro mese.......

Oggi non ho molta voglia di scrivere: forse perchè questo è il periodo dei morti e dei ricordi (pensi a chi vorresti ancora al tuo fianco ed invece non c'è più) e ti senti svuotato, un po' amorfo, stanco...
Tante cose sarebbero dovute andare in porto lo scorso mese, tante speranze ed illusioni spezzate (avrei voluto tanto che il contenzioso con la mia azienda si fosse chiuso).
Invece siamo all'inizio di un nuovo mese, con tante aspettative e poche energie interiori (il week-end con la mia famiglia è alle spalle ed è stato sereno, ma non mi sento ricaricato).
Sento ancora le urla di mia moglie che mi cercano di spronare a fare di più dentro casa (è vero, la casa avrebbe bisogno da parte mia di più attenzioni, ma appena prendo in mano una scopa o qualcos'altro mi viene la nausea!), dovrei mettermi a testa bassa a curare il mio inglese mediante un corso con libri e cd che mi ha lasciato, ma è così noioso!.
Quello che in questo momento vorrei è uscire, libero da orari, salire su un monte e respirare a pieni polmoni l'aria autunnale. Guardare il paesaggio intorno a me, seduto su un sasso e pensare alla mia vita (sono da metà luglio che sono in "vacanza" e mi spaventa un po' tutto questo tempo passato prima dietro a mio figlio e poi qui dietro al computer o a fare colloqui o a pensare a un futuro da lavoratore autonomo new).
Scusate, all'inizio ho esordito che non avevo molta voglia di scrivere ed ora sto qui a vagare tra un discorso e l'altro, uno sfogo e un sogno, ma cercate di capirmi..... questo silenzio che mi circonda mi comincia a spaventare e il cd di inglese che tra poco comincerò a sentire non credo che riuscirà a lungo ad attrarre la mia attenzione (mi manca la voce "cattiva" di mia moglie e il "pigolìo" di mio figlio).
Ok, basta....... ora si deve lavorare con il cd d'inglese e la vita riparte!!!!!!